Cotignola, in arrivo due grandi mostre
Durante le prossime settimane gli spazi espositivi del Museo Varoli di Votignola faranno da scenario per due nuovi importanti allestimenti.
Una retrospettiva per Claudio Montini
Ad aprire le danze sarà la mostra Claudio Montini / The End. Paesaggio con dolcissima fiera curata a quattro mani da Massimiliano Fabbri e Federico Settembrini che verrà inaugurata domenica 3 marzo alle ore 17 presso le sale dell'Ex Ospedale Testi (Via Roma 8).
Un allestimento che documenta e presenta per la prima volta un corpo consistente della sorprendente produzione del pittore cotignolese Claudio Montini (1956-2021), offrendo uno sguardo su di una ricerca sommersa ma potente, complessa e quasi sconosciuta al pubblico.
Il progetto espositivo, realizzato grazie al sostegno e al contributo della famiglia Montini e preceduto da un restauro che ha coinvolto una cinquantina di opere selezionate dall’archivio dell’artista e da una campagna fotografica che ha mappato la sua quasi intera produzione pittorica (circa centocinquanta dipinti), è accompagnato da un catalogo, a cura di Marilena Benini, che raccoglie – oltre ai testi critici di Franco Bertoni, Emilio Dalmonte, Massimiliano Fabbri, Claudio Musso e Massimo Pulini – una settantina di opere, di cui una sessantina figurano in mostra, a disegnare un percorso espositivo che non procede in ordine cronologico ma che accosta per affinità, soggetti e stesure pittoriche, temi e temperature, superfici e scenari, creando stanze narrative e teatrali, come ambienti abitati da apparizioni e presenze.
Claudio Montini / The End
Il saluto di Christian Holstad
Seguirà poi la presentazione al pubblico di Salve ovvero la prima personale dell'artista americano nel suo territorio di adozione: la Romagna.
La mostra, curata da Gioele Melandri, verrà inaugurata sabato 9 marzo alle ore 17 negli spazi di Palazzo Sforza (Corso Sforza 21).
All’interno del museo dedicato all’artista della cartapesta Luigi Varoli, la mostra si focalizza sulla spiccata sensibilità di Christian Holstad (Anaheim, California, 1972) per diverse tematiche che riguardano l’utilizzo di questa tecnica nella sua dimensione profonda e che sfociano naturalmente nella pratica dell’artista, come ad esempio il rifiuto, lo scarto e la trasformazione di questi ultimi in una possibile risorsa, mettendo così in risalto molte delle contraddizioni interne che caratterizzano lo sviluppo dell’attuale società dei consumi. Cordoni in velluto, carrelli della spesa, microfoni, gioielli, armi, uova e serpenti sono solamente alcuni dei principali eidola che Holstad cerca di demitizzare attraverso una sua personale e visionaria legge del contrappasso. Questi moventi non riguardano solamente il contenuto semantico e narrativo dei lavori dell’artista, ma anche la realizzazione fisica degli stessi; nelle proprie opere infatti Holstad predilige l’utilizzo di materiali di riuso (come ad esempio la carta di giornale, le potature degli alberi da frutto e la plastica raccolta dall’immondizia) o di tecniche canonicamente non associate alla produzione di opere d’arte (oggetti realizzati all’uncinetto, vasellame plasmato al tornio, pasta fresca e, naturalmente, cartapesta).
Christian Holstad / Salve
Ingresso libero. Per ulteriori informazioni: 0545 908836
museovaroli@comune.cotignola.ra.it.
www.museovaroli.it
museovaroli@comune.cotignola.ra.it
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