Cibo sfuso e negozi anti-imballaggi, Faenza si fa più verde

L’emergenza climatica, la lotta ai rifiuti e l’attenzione agli sprechi sono temi sempre più sentiti anche a Faenza.  In vista della prossima manifestazione del movimento internazionale «Fridays for Future» (vedi box) abbiamo raccolto alcuni esempi virtuosi in tal senso, sia ad opera di privati che con una partecipazione delle istituzioni.

«TUTTO SFUSO È MEGLIO»
Dopo vent’anni passati tra i dolci, i confetti e le bomboniere, Elena Valli ha deciso di dare una svolta, avvicinandosi sempre di più, anche per motivi di salute, all’alimentazione biologica.
Ed è così che dal novembre scorso è titolare del negozio «Natura sfusa» di corso Saffi a Faenza dove si acquistano cereali, legumi, farine e frutta secca alla spina: «C’è chi viene con il suo barattolo di vetro o con la sua borsina, c’è chi usa i sacchetti di carta che mettiamo a disposizione. Anche per il detergente, i clienti utilizzano i loro contenitori. Sono abitudini molto nuove per la maggior parte delle persone e che attecchiscono in particolare tra i giovani. Perché qui non si tratta solo di avere a cuore l’alimentazione a km0 e bio ma di essere attenti al tema degli imballaggi e della plastica».
Per quanto propensa a suggerire agli altri di tagliare sulle confezioni, Valli non è convinta che i cambiamenti repentini di abitudini siano, nel lungo periodo, così efficaci: «Non bisogna farlo per moda ma per un’effettiva coscienza ambientale. Preferisco piccoli passi ma fatti bene invece che grandi rivoluzioni che poi non proseguono nel tempo».

«DISIMBALLIAMOCI»
Anche Natura Sfusa aderisce al progetto «Disimballiamoci» promosso dal Comune di Faenza e da alcune associazioni tra cui Gruppo Allattando Faenza e Legambiente per promuovere la riduzione degli imballaggi negli esercizi commerciali, che possono godere di sconti sulla Tari.
Tra gli esempi virtuosi, quello del pub «Mens Sana» che non vende più bottigliette di plastica, fa il vuoto a rendere per l’acqua, non usa bustine di zucchero monodose, macina il caffè in grani e organizza l’asporto in buste di carta compostabili.

PANNOLINI E STOVIGLIE
Attivissimo in materia è senza dubbio il Gruppo Allattando a Faenza nato per sostenere le neomamme e molto sensibile ai temi ambientali, che continua da tempo i servizi di «Pannolinoteca» e «Stoviglioteca» gestito dalle volontarie: il primo consiste nel dare in prestito gratuitamente ai genitori, per i loro bambini, i pannolini lavabili (che non inquinano come gli usa e getta)mentre il secondo è mirato ai compleanni: «Alle famiglie che devono organizzare una festa  - spiega Linda Maggiori del Gaaf - il centro sociale Corbari presta un kit di piatti, bicchieri e caraffe lavabili e atossiche, in plastica dura, per evitare di sprecare le stoviglie usa e getta. Una pratica che andrebbe copiata e diffusa in altri comuni d’Italia. Si tratta di gesti semplici, che non richiedono grande impegno. Ma che cambiano le cose».