Basket B Nazionale, per Siberna la testa viene prima di tutto: «Blacks Faenza, il problema da risolvere è mentale»

Valerio Roila
Un jet che non decolla, rispedito a terra dal vento contrario ad ogni tentativo. Un piano di volo di lungo raggio che il calendario costringe ad accorciare, o a consigliare il volo a vista, onde non perdere traccia di aeroporti dove effettuare atterraggi di emergenza. Ed una situazione meteo che non promette cieli sereni, date le avversarie minacciose che somigliano a fortunali da affrontare con interventi di manutenzione tuttora in corso. Questa la situazione attuale dei Blacks, che non sono riusciti a chiudere il trittico settimanale in modo perfetto, mancando per la quarta volta in stagione la tripletta di vittorie consecutive, e che restano pertanto abbrancati all’ottava piazza, l’ultima utile per i playoff e per proseguire il sogno, ora diventato chimera, della promozione in A2, in coabitazione con la Mestre dell’esautorato e transfuga Simone Aromando. All’indomani della caduta interna nel derby con la Virtus Imola, si apre una fase delicata per gli uomini di Lotesoriere, che nelle prossime cinque giornate affronteranno solo avversarie che sono davanti in classifica, di cui tre fuori casa, ed il bilancio della stessa sequenza all’andata parla di un deficitario 2-3. La situazione di stallo impone un’inversione di tendenza immediata, onde evitare di ritrovarsi in vacanza già dal 21 aprile, destino di chi chiude la regular season tra il 9° e il 13° posto, se non addirittura doversi guardare alle spalle da un possibile coinvolgimento nella zona playout, eventualità improbabile ma non remota, data l’asprezza del calendario residuo. Si parte domenica da una trasferta in Veneto, per affrontare San Vendemiano, terza in classifica, unica in categoria a tenere imbattuto il proprio impianto interno, la Zoppas Arena di Conegliano (12 vinte su 12) e che delle ultime cinque partite in campionato ne ha persa solo una, in volata, a Jesi. Ex della sfida è Giacomo Siberna, che vestì la maglia dei Rucker nell’anno post-Covid, e che così introduce i prossimi impegni di Faenza: «Torno con piacere ad affrontare la mia vecchia squadra, anche se è cambiata completamente e gioca anche in un altro campo, ma ricordo quei colori con affetto. Il calendario che ci attende è durissimo, ma cerchiamo di fare leva sui nostri punti di forza. Stiamo costruendo tanti tiri buoni, e continuando a cavalcare le letture giuste potremo migliorare le percentuali. Di certo perdere in casa un derby come abbiamo fatto domenica scorsa non fa piacere a nessuno: dobbiamo metterci più anima e grinta, lottare sulle palle vaganti e fare quei piccoli passi che aiutano a vincere». Sulle discontinuità dei risultati, di gran lunga inferiori alle attese, Jack ha la sua opinione: «Ne parliamo continuamente in spogliatoio e negli allenamenti. Abbiamo pensato che potesse essere un problema di schemi offensivi, oppure di regole difensive. In realtà credo si tratti soprattutto di una problematica mentale. Siamo partiti col peso delle aspettative addosso, ed i primi passi falsi ci hanno messo addosso ulteriore tensione. È difficile uscirne, perché è una cosa inconscia. L’imprinting di quelle sconfitte fa sì che appena le cose si mettono male in una partita, entriamo in un tunnel, del quale facciamo fatica a scappare. Cerchiamo comunque di mantenere all’interno della squadra un clima positivo e propositivo». Ovvio che Siberna non possa essere completamente soddisfatto a livello personale della stagione: «Cerco di mettermi in ritmo con le giocate difensive, dove ho trovato costanza di rendimento, e con l’energia. Mi piacerebbe però trovare maggior continuità in attacco, soprattutto a livello di percentuali. Come tutti sto incontrando difficoltà impreviste, ma so di poter dare di più e spero di riuscire a fornire presto un maggior contributo alla squadra».