Volley Superlega, a Ravenna è cominciato il "Bonitta 3.0": "Allenerò e curerò anche mercato e vivaio"
Marco Ortolani
E’ stato ufficialmente definito il «Bonitta 3.0», con riferimento alle precedenti esperienze come capo-allenatore e come general manager del Porto Robur Costa. Ma il numero può crescere se consideriamo il biennio da allenatore della A1 femminile, quello alla guida del PortoDonati in B1 e la cura del settore giovanile del Messaggero, sotto la guida del suo riconosciuto maestro polacco Aleksander Skiba.
Il percorso nel volley ravennate di Marco Bonitta è quindi ricchissimo e si implementa con questa nuova carica di head coach, direttore tecnico e sportivo. Bonitta cede ai membri del consiglio (nessun ingresso di nuovi soggetti) le funzioni di dg di area commerciale, di comunicazione e di marketing a cui non si era mai troppo affezionato, rimanendo fondamentalmente uomo di campo. «Sarò allenatore, mi occuperò del mercato e del coordinamento dell’attività giovanile, che rimane il focus principale della società - dice il neocoach - ricoprendo un ruolo complessivo che può assomigliare a quello di Stoitchev a Verona». Novità e conferme dal fronte mercato. Dalla rosa dell’ultima squadra rimarranno Saitta, Lavia, Marchini e, forse, Roberto Russo. Un po’ a sorpresa è giunta la chiusura («consensuale») del rapporto con il belga Verhees. Novità nel ruolo di secondo palleggiatore (il serbo Batak, classe 2000, seguito già da due campionati) e il libero titolare che sarà lo sloveno Kovacic, entrambi nazionali. L’opposto sarà il coloured canadese Vernon Evans, due metri e cinque, con ovvie doti fisiche di attacco «ma - sottolinea Bonitta - con importanti qualità in difesa e a muro». Sulle sue spalle l’eredità dei due precedenti opposti «bonittiani» Buchegger e Rychlicki, veri e propri fuoriclasse. Interessante il ritorno di un Recine a Ravenna: si tratta di Francesco, figlio di Stefano e di Betty Bigiarini, chiamato a confermare le già evidenti doti tecniche e caratteriali nella città che fece grandi le carriere dei genitori.
Risolti i rapporti con lo stesso Rychlicki (verso Modena), con Poglajen e con il libero Goi, che va a Monza dopo sette anni a Ravenna, accompagnato dalla gratitudine e dall’affetto del coach e della società. «Avremo l’obiettivo della salvezza - annuncia con realismo Bonitta - ma costruiremo anche obiettivi individuali e di area non meno importanti». Il consiglio è stato rappresentato dall’avvocato Bassi che ha sottolineato lo sforzo «massimale» della società per rimanere in Superlega con un budget che è il più debole fra le contendenti. «La città - ha detto - dovrà dimostrarsi vicina a quella che è l’unica squadra romagnola che milita nella massima categoria nazionale». Altra nota ravennate di mercato: il bagnacavallese Andrea Gardini, dopo aver vinto il campionato polacco con lo Zaksa, si è accasato a Piacenza, nella società dove l’ex Porto Zlatanov agisce da direttore tecnico.