Ravenna, Bilancio turismo, meglio la città d'arte dei lidi, i dati secondo l'assessore Costantini
Federica Ferruzzi - Cresce l’affluenza nella città d’arte mentre diminuisce quella sul mare: si può riassumere così l’andamento turistico tra gennaio e luglio 2018, che vede Ravenna città registrare un +1,2%, e il turismo sui lidi scendere ad un meno 1,3%. Del resto, una stagione come quella dell’anno scorso, baciata dal meteo, era difficile da replicare, come già annunciò l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini presentando i 50 milioni di turisti in Emilia-Romagna a conclusione della stagione 2017. Ma i numeri, secondo l’assessore comunale Giacomo Costantini, non sempre rispecchiano il reale andamento che invece, ad esempio, ha visto aumentare il turismo straniero. Costantini, come valuta i dati? «Ritengo che la percentuale di calo sul mare sia da ponderare tenendo in considerazione il meteo, che non è stato ottimo come l’anno scorso, e le festività. C’è un trend di crescita che si va consolidando, con una nota molto positiva sulla città che continua ad aumentare e ad internazionalizzare il proprio pubblico. Sui lidi, invece, il turista è più ‘nazionalizzato’ e se il tempo è brutto i connazionali non si spostano. I dati ci dicono che lì il turismo nazionale è in calo, mentre le presenze degli stranieri sono buone. Aspettiamo comunque i dati di agosto, il mese più importante, che arriveranno a fine settembre. Dalle indicazioni ricevute finora possiamo comunque dire che negli ultimi anni si è consolidato il trend di crescita della città e che il turismo straniero continua ad arrivare, con un aumento percentualmente più alto nell’extra alberghiero rispetto all’alberghiero». Cosa se ne deduce? «Questo ci dà le prime linee di azione: per prima cosa possiamo dire che si lavora integrando e facendo della natura e della cultura il nostro valore aggiunto più importante. Occorre intervenire sull’offerta qualitativa, è quella che paga e questo riguarda tutti, dal pubblico al privato, nessuno può essere escluso. E occorre capire quali siano i fattori di forza dell’offerta dell’extra alberghiero: perchè lo scelgono? Forse la chiave di lettura è che devono essere gli alberghi a non doversi limitare al connubio spiaggia e pernotto, diventando la porta d’accesso verso il resto della città con escursioni, visite guidate e iniziative. Ad ottobre ci sarà il tradizionale appuntamento sul turismo e dopo convocherò associazioni di categoria e campeggi per un confronto. Altri tre incontri saranno rivolti agli operatori del mare seguendo le indicazioni del piano per il rilancio dell’analisi reputazionale dei lidi, che hanno associato i lidi nord all’ambiente e all’enograstronomia, Marina, Punta e Lido Adriano all’intrattenimento e allo sport, Lido di Classe, Lido di Savio e Lido di Dante alla natura e alla cultura. Su queste indicazioni occorrerà lavorare in sinergia e costruire un’offerta che non proponga più il singolo lido, ma la globalità del territorio».