Integrazione, la greca Danai Nakou: «Il mio Paese fa passi avanti, ma ormai il mio futuro è qui»
Fabrizia Montanari
Indipendenza: per averla i popoli lottano sacrificando tutto in nome della libertà come raccontano le cronache drammatiche di queste settimane e il 25 marzo un altro Paese celebra la propria Giornata dell’Indipendenza: la Grecia, che commemora l’inizio della guerra di liberazione dal giogo ottomano, avvenuto a Patrasso il 25 marzo 1821.
I Greci in Italia al 1° gennaio 2021 risultavano 7.243 (dati Istat) di cui 1.019 in Emilia Romagna, che è la seconda regione italiana per numero di residenti di nazionalità greca. Danai Nakou, bella e spigliata ragazza di 27 anni residente a Faenza, è una di loro. «Sono arrivata in Italia da sola, nell’ambito di un progetto di volontariato europeo dell’associazione Se.M.I. nel 2019; il progetto è terminato nel settembre 2020, ma io ho deciso di rimanere in questa città che amo molto e dove ho conosciuto tante persone che mi hanno avviato al mio percorso professionale».
Danai è un’insegnante, con una laurea in Lingua e Letteratura italiana conseguita in Grecia e oggi il suo lavoro è insegnare italiano agli stranieri e greco moderno, ma è anche progettista per bandi europei per la stessa associazione Se.M.I., «gemellata» con PiGreco, educatrice giovanile (Youth Worker) e svolge contemporaneamente il servizio civile presso un’associazione di Fognano. «Mi ritengo una persona dalla mentalità aperta - dice Danai di sé - sono creativa, mi piace scrivere, già in Grecia collaboravo con molti siti online, ma in Italia ho messo in pratica anche un’altra passione, la cucina e ora cucino sia piatti greci, sia italiani. Per esempio in occasione della ricorrenza di venerdì 25 in Grecia si prepara il Bakaliaros skordalia, ovvero baccalà fritto e croccante, accompagnato da una purea di patate e aglio e nelle scuole i festeggiamenti avvengono il giorno precedente, quando si fanno spettacolo teatrali, si canta e si recitano poesie».
Danai, pur essendo fortemente integrata nel nostro territorio «l’accoglienza della comunità faentina è uno dei momenti più belli che ricordo di questi anni, caratterizzati purtroppo da ansia e incertezza per la situazione della pandemia» ha stretti rapporti con la comunità greca bolognese (Bologna e la sua provincia, con 398 persone, è la città che accoglie il maggior numero di Greci in Emilia Romagna) e con il suo Paese d’origine. «Greci e Italiani non sono poi tanto diversi - è convinta Danai -: entrambi sono influenzati dal Mediterraneo, certi comportamenti sono molto simili» e della Grecia segue attentamente i principali eventi legati all’attualità: «Dallo scorso anno è arrivato il #MeeToo (movimento femminista contro le molestie sessuali, specie nei luoghi di lavoro, diffusosi a partire dal 2017, nda) e ne sono molto contenta».
Nel futuro di Danai comunque c’è l’Italia, dove spera di continuare ad insegnare e a lavorare su progetti europei per i giovani e a collaborare con le realtà locali alla realizzazione di eventi come quello organizzato con i compagni del servizio civile col supporto della Caritas diocesana, in programma il 29 marzo (ore 18-20) al cinema Europa dal titolo: «Russia-Ucraina alle origini del conflitto», con l’intervento di un esperto in materia, il professor Stefano Bianchini, coordinatore del Centro per l’Europa balcanica dell’Università di Bologna. Prenotazione obbligatoria al 393/9110900 o tramite form online.