Inaugura una nuova sezione della biblioteca Classense
Elena Nencini
Sono più di 20mila i titoli del fondo Missiroli - secondo una stima approssimativa dei bibliotecari - che andranno ad arricchire la sezione delle arti della Biblioteca Classense di Ravenna. Lunedì 3, alle 9.30, inaugura infatti la nuova Ala delle Arti, un’area dedicata all’arte contemporanea con fondi librari su musica, teatro, cinema e fumetto e di cui il fondo Missiroli costituisce una preziosa risorsa.
Dopo il restauro e la riapertura lo scorso anno della Sala del Mosaico, caratterizzata da un pavimento musivo risalente al VI secolo, i nuovi spazi comprendono altri quattro ambienti che ospiteranno una sezione ad hoc dedicata a cinema, teatro, fumetti e vinili di musica lirica e classica. In due sale saranno collocati i documenti del collezionista ravennate Gino Missiroli (1923-2013), acquisiti grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, e il fondo sul cinema d’animazione donato da Giannalberto Bendazzi, storico del cinema. Gli altri due spazi conterranno i libri appartenenti alla sezione Arte della Classense e della biblioteca del Mar recentemente trasferita per consentirne una migliore fruizione, a scaffale aperto.
Il direttore della biblioteca Maurizio Tarantino spiega: «Queste sale compongono a buon diritto una sezione dedicata alle arti con spazi di lettura e postazioni già usate dai nostri utenti. Inoltre c’è una forte presenza artistica: è in corso da tre stagioni l’idea di avere una grande opera contemporanea che dialoghi con il mosaico pavimentale antico della sala del Mosaico. All’ingresso di questa sala è infatti visibile un’opera d’arte contemporanea significativa Il pasto bianco (mosaico di me), di Silvia Celeste Calcagno, una straordinaria opera di mosaico contemporaneo, realizzata site-specific. Un’opera possente, delicata ed essenziale che marca l’accesso alla nuova ala».
Il progetto di riallestimento del piano ammezzato, la catalogazione e l’allestimento dei due nuovi fondi stanno coinvolgendo diversi bibliotecari della Classense, tra cui Fausto Fiasconaro, Daniela Poggiali e Massimo Marcucci. Fiasconaro sta lavorando sul riallestimento dell’intero piano: «Sposteremo in due anni circa 75mila libri di materiale non fiction (saggistica nda) seguendo un allestimento di tipo tematico. Si tratta di buona parte del nostro patrimonio librario, che ammonta a circa 530mila volumi inventariati, a cui si aggiungono quelli ancora non catalogati che dovrebbero essere più di 700mila».
Mentre Poggiali lavora sul fondo Missiroli di cui è affascinata in particolare dal patrimonio fotografico: «era un collezionista ravennate, tra i fondatori della Cofar, morto nel 2013. Era un vero appassionato, aveva migliaia di cartoline, manifesti, statuine, fotografie di lirica e teatro. Ha foto originali di tenori come Caruso, Titta Ruffo, Ezio Pinza, Renata Tebaldi. Era interessato sia al mondo della lirica italiana, sia a quello oltreoceano del Metropolitan».
Marcucci cura la parte dei fumetti del Fondo Missiroli e spiega che ci sono delle vere e proprie rarità: «Dobbiamo ancora inventariare il materiale, ma possiamo dire di coprire dai primi del Novecento - con il primo numero del Corriere dei piccoli del 1908 - fino agli anni ‘60-’70 con pubblicazioni come Linus. In mezzo L’Avventuroso, L’Audace, Cino e Franco, Il Giorno dei ragazzi, il supplemento dell’omonimo quotidiano. La Classense accoglie cosi un fondo prezioso, molto raro nelle biblioteche che hanno a lungo bistrattato il fumetto».