Calcio C, un'altra nobile decaduta sulla strada del Ravenna: al Benelli arriva la Ternana

Ilja Arcozzi
Un appuntamento con la grandeur che fu. Il Ravenna ha intrapreso un percorso virtuoso che è partito sabato scorso dal «Menti» di Vicenza e che si concluderà questo sabato alle 18.30 al Benelli contro la Ternana: una doppia sfida contro due nobili decadute del nostro calcio. Due società storiche che vantano una lunga tradizione ricca di fasti e di fragorose cadute. Il fallimento del 2017 non ha di certo cancellato i gloriosi trascorsi del club veneto, che è stato fondato addirittura 116 anni fa, ha disputato 30 campionati di serie A e nel passato più recente ha raggiunto l’apice del proprio splendore a metà degli anni ‘90, con la vittoria della Coppa Italia e la seguente semifinale di Coppa delle Coppe. Un palmares che non ha impedito all’impertinente brigata di coach Foschi di espugnare il «Menti» per 2-1. Il caso ha voluto che a sbloccare il match per i giallorossi sia stato capitan Tommaso Lelj, vicentino e primo bizantino che non riveste il ruolo di punta a segnare in campionato. Dopo il pari dei padroni di casa è stato un rigore di Galuppini, procurato da un positivo Trovade, a regalare i tre punti ai ragazzi di Foschi, che così hanno riscattato subito il pessimo ko per 1-0 del precedente turno infrasettimanale con la Virtus Verona. «Il destino ha molta più fantasia di noi - commenta Lelj - non c’è molto da dire, ho preferito non esultare per rispetto ai colori, però ora indosso la maglia del Ravenna e porto la fascia da capitano: devo fare gli interessi della mia squadra. Questa per noi è una vittoria fondamentale». Marcello Montanari, vice dello squalificato Foschi, entra nei dettagli: «Venivamo da due partite giocate sottotono, abbiamo lavorato molto per impostare una gara basata sulla circolazione di palla con l’intento di far correre parecchio il Vicenza. Abbiamo concesso poco ai nostri avversari. Capitan Lelj ha fatto un grande gol e devo dire che abbiamo vinto questo incontro con merito».
Il Ravenna, sesto con 26 punti, sabato attende la Ternana, quarta con una lunghezza in più ed una gara da recuperare. Per l’occasione al Benelli è stata allestita una festa di Natale: ingresso gratuito per i ragazzi delle scuole elementari, sconto sul biglietto alle casse per chi si presenterà con il cappello di Babbo Natale e nell’intervallo verranno distribuite caramelle e dolci. Per sfortuna della Ternana il blasone non scende in campo: il sodalizio rossoverde, nato nel 1925, vanta due apparizioni nella massima serie e 27 in serie B. Sulla panchina delle Fere si sono seduti alcuni autentici monumenti del calcio italiano come Edmondo Fabbri, Cesare Maldini e Rino Marchesi. Negli ultimi dieci anni invece la storia degli umbri è stata costellata da problemi societari e diversi cambi di proprietà. Difficoltà che non hanno impedito ai loro tifosi di vedere all’opera elementi del calibro di Kharja, Riganò, Jimenez e Antenucci. 
Mercoledì alle 20.30, nel giorno di Santo Stefano, sarà poi il turno dell’attesissimo derby esterno con l’Imolese.