Basket A2, l'OraSì fuori dai playoff guarda al futuro tra certezze e incognite: Mazzon resta?
Stefano Pece
«Per il momento non parlo, dovrete aspettare qualche giorno». Il presidente del Basket Ravenna, Roberto Vianello, ha liquidato così i curiosi che gli chiedevano quali scelte intendesse adottare per il prossimo futuro, ma risulta evidente che la stagione 2018-19 sia stata un po’ deludente per il numero uno di via della Lirica, nonostante il raggiungimento dei playoff. Playoff nei quali l’OraSì non ha mai offerto la sensazione di stare al passo con gli avversari, peraltro. In campionato la squadra è partita male rimediando batoste che non si erano mai riscontrate a Ravenna: il -34 interno con Montegranaro e il -39 di Udine hanno lasciato subito il segno, un segno che è stato difficile da cancellare. Ma c’è dell’altro, perché le sconfitte che hanno fatto più male al morale e alla classifica della squadra sono state quelle con Cagliari e Bakery Piacenza. Quattro battute d’arresto pesanti se si considera che, in quel momento particolare, le due giustiziere dell’OraSì si trovavano all’ultimo posto della classifica. In mezzo c’è stato l’errore di valutazione su Laganà e l’ingaggio di Marino. Per quanto riguarda il primo, è stato un azzardo affidargli le chiavi del gioco. Laganà non si è mai trovato nel ruolo di playmaker e soprattutto non ha mai superato i suoi annosi problemi fisici. L’ingaggio di Marino invece si deve unicamente al fallimento di Siena ma non ha risolto tutti i problemi poiché l’amalgama è risultata sempre difficile nel gruppo. Ne siano esempio l’eccessivo individualismo di Smith, le difficoltà di Hairston e le flessioni di Masciadri e Montano, sommate a un progetto giovani che non è mai veramente decollato, con gli under che sono stati coinvolti solo marginalmente. Troppe partite affrontate senza personalità e una continuità che non è mai arrivata, non hanno permesso alla squadra di catturare l’affetto del pubblico. Ma ci sono anche delle buone notizie. Prima fra tutte il fatto che la società abbia raggiunto i playoff praticamente con il medesimo budget dell’anno scorso. Inoltre si è strutturata un po’ meglio a livello dirigenziale e ha confermato di essere una delle realtà più sane del panorama. Cosa che nel basket di questi tempi non è affatto scontata.
Dunque da dove ripartire? Tra i giocatori i contratti in essere sono quelli di Marino e Cardillo. Il primo con escape da entrambe le parti. E hanno il contratto anche Seck e Rubbini, ma dall’anno prossimo Seck non sarà più under. Mazzon ha ancora due anni di contratto come del resto Trovato. Questi ultimi non si sono ancora incontrati con Vianello per discutere dei piani futuri, ma lo faranno a breve. Anche perché c’è tempo per ricostruire, ma non poi così tanto e bisogna capire se Vianello vorrà proseguire con Mazzon o cambiare direzione.