Maria Pia Timo torna in piazza con la Metallurgica Viganò e Vito
«Non è tanto il fatto di cambiare ogni volta, dalla spiaggia all’osteria e adesso il monastero, è proprio che il format che portiamo in piazza della Molinella funziona. E, a pensarci bene, non è molto diverso dal classico varietà». Maria Pia Timo si prepara alla seconda «puntata» del Monastero Viganò, lo show di varie ed eventuali che l’attrice faentina insieme ai compagni di sempre della Metallurgica Viganò ha portato in piazza Nenni dieci giorni fa (insieme a Maurizio Ferrini, Giampiero Pizzol e Maurizio Maggiani) e che tornerà al centro esatto di Faenza mercoledì 1° agosto. Anche quest’anno, come già nelle edizioni scorse, non cambia la suggestione di fondo – quella, appunto, del monastero -, ma anche gli ospiti, che il 1° agosto saranno il grande Vito, la giovanissima vincitrice faentina dello Zecchino d’Oro Sara Calamelli e l’ormai rodato duo musicale composto da Pietro Quinzan Bandini e Vittorio Bonetti.
«Sarà tutto diverso dalla prima serata, a partire dai miei personaggi - racconta Maria Pia, che aveva ad esempio indossato degli inediti panni da suora e non può anticipare i contenuti dei suoi prossimi interventi -. Lo spettacolo ha una scaletta preparata con cura e ovviamente inviata agli ospiti. Quindi non si può parlare di improvvisazione, se non nei momenti di particolare interazione col pubblico. Però quando siamo sul palco teniamo sempre conto delle reazioni della gente e un intervento può anche durare il doppio e cancellarne un altro. Ad esempio Maurizio Ferrini è andato benissimo e alle battute ad hoc che aveva preparato ne ha aggiunte altre di repertorio, allungando il suo apprezzatissimo intervento. Tra numeri inediti e repertorio ricollocato sul tema dei frati, del monastero e dei vizi capitali lo spettacolo ha semmai una regia che deve essere attenta a come evolvono le cose. La scaletta si può ridiscutere in ogni momento, questo contribuisce, probabilmente, a mantenere vivo ed “elettrico” lo spettacolo. Si respira un bel clima, poi abbiamo tanta musica che è una particolarità di questo genere di show-contenitore con tanti ospiti. E non puntiamo solo alle risate grasse. Ad esempio quando Maurizio Maggiani è salito sul palco ha incantato tutti con un intervento davvero poetico. E pure molto divertente!».