E' scomparso nella notte tra venerdì 2 e sabato 3 Giuliano Bettoli, ricoverato da alcuni giorni nell'hospice di Villa Agnesina, a Castel Raniero, a causa di una malattia che lo affliggeva da qualche anno. Personalità di incalcolabile importanza per la città di Faenza e la tutela della tradizione e del dialetto romagnolo, anima storica della Filodrammatica Berton, studioso del folklore e della filologia romagnola, attore e declamatore di poeti vernacolari, riscopritore di cante contadine e vicende dimenticate, autoproclamatosi "sindaco" del Borgo Burbecco e per vent'anni rubrichista di Settesere (oltre che del Piccolo), intorno a Bettoli si stringe l'intera città di Faenza, nonchè la redazione del nostro settimanale. In una nota il sindaco di Faenza,Giovanni Malpezzi, ha espresso il suo cordoglio.
"Difficile credere che Giuliano ci abbia veramente lasciati. Oltre ad essere una persona umanamente e intellettualmente straordinaria, Giuliano era un tutt'uno con Faenza, colui che più di tutti ne rappresentava il corpo e l'anima. Di tanti si dice - a volte con un pò di retorica - che lasceranno un vuoto e ci mancheranno. Per Giuliano è quantomai riduttivo. Faenza perde la sua principale memoria storica, colui che in questi anni, con inesauribile passione e curiosità condita da un'ironia e una simpatia fuori dal comune ha rappresentato l'autocoscienza dei faentini, scavando nella nostra storia passata come studioso delle tradizioni faentine e come commentatore di quella attuale, sottolineandone vizi e virtù con ironia e arguzia impareggiabili".
"Poliedrico com'era è impossibile anche solo tentare di riassumere Giuliano e le mille iniziative che lo hanno visto protagonista, dalla passione per il teatro con la Filodrammatica Berton a Radio 2001 Romagna e all’omonima rivista, pubblicata in sodalizio con la Tipografia Faentina. Giuliano sarà sempre nel patrimonio inestimabile di ricerche, di aneddoti, di racconti quasi sempre in dialetto, nati spesso dalla collaborazione con i periodici faentini. Piccoli affreschi, quasi dei versi, intrisi di ironia, cultura, storia, dialetto, la cui lettura ha rappresentato per i faentini una tra le consuetudini più piacevoli - conclude -. Faenza lo ha premiato nel 1982 come Faentino sotto la Torre, ma l'onorificienza che credo gli stesse più a cuore era quella di "sindaco del Borgo", il borgomastro" del suo amato Borgo Durbecco. La chiave che mi consegnò anni fa all'interno del locale sopra la Porta delle Chiavi in segno di metaforica pacificazione con il resto della città è tra i ricordi più belli della mia esperienza da sindaco. Grazie Giuliano per tutto quello che sei stato per i tuoi cari, per i tuoi amici, per la tua Faenza. Alla famiglia le più sentite condoglianze mie personali e dell'amministrazione comunale".
Qui una scheda biografica su Bettoli e con alcuni estratti audio:
http://www.dialettiromagnoli.it/autore.php?id=57