Calcio giovanile, alla scoperta dei settori giovanili: la rinnovata Virtus Faenza si è legata al Bologna
Lorenzo Pelliconi
In un’estate piena di novità, con un profondo rinnovamento della dirigenza e dell’immagine della società, sia nelle persone che nei loghi e simboli, la Virtus Faenza non ha perso di vista il caposaldo principale della propria attività: il settore giovanile. In un gruppo di circa 530 persone fra tesserati, scuola calcio, staff, dirigenza e collaboratori, sono circa un centinaio i bambini che affollano i campi situati nel Borgo della città, lo storico «Zucchini», il recente «Samorini» e il nuovissimo appena inaugurato «Don Fiorini». Quest’anno, in coincidenza con il nuovo corso della società biancoverde, è stato siglato un importante accordo con il Bologna, con il riconoscimento della Virtus Faenza come nuovo centro di formazione del Bologna Football Club. «Si tratta di un passo fondamentale ed è l’unica novità rispetto a quello che era la società in precedenza - sottolinea il presidente della società, Mattia Lucatini - è una grande opportunità per tutto il nostro settore giovanile di vivere il calcio nella maniera giusta, visto non solo sotto l’aspetto sportivo ma anche con la funzione sociale aggregativa e l’importanza di imparare a stare in un gruppo».
«Andando invece nei dettagli dei gruppi che costituiscono la base del nostro settore giovanile, ovvero la scuola calcio - continua Lucatini - dopo le due squadre di categoria Pulcini per le annate 2008 e 2009, abbiamo due formazioni di Primi Calci, rispettivamente per le annate 2010 e 2011, e tre gruppi di Piccoli Amici, per le annate 2012, 2013 e 2014. Addirittura, in quest’ultima, qualche iscritto è anche nato nel 2015. Per seguire i bambini abbiamo la disponibilità di numerosi allenatori e collaboratori che, insieme a tutte le altre squadre, si sentono parte di questa grande comunità che è la Virtus Faenza. Siamo una realtà storica e importante del panorama calcistico giovanile, non solo a Faenza, ma direi almeno in ambito romagnolo. E vogliamo dare continuità a questo, garantendo un ambiente sano, genuino per fare crescere sportivamente e umanamente al meglio tutti i ragazzi».
Dal punto di vista dirigenziale, a seguire il settore giovanile c’è Alessandro Taroni, direttore del vivaio, insieme a Juri Lucatini, direttore generale e responsabile del settore giovanile. Marco Presicce è il responsabile dell’attività non agonistica, mentre dal punto di vista tecnico, ad accompagnare l’importante accordo con i tecnici del Bologna, c’è l’esperto Maurizio Giordani, neo direttore tecnico biancoverde ed ex allenatore di alcune importanti compagini come il Faenza e soprattutto la Primavera del Cesena. Per quanto riguarda i costi, l’iscrizione base per il primo anno di scuola calcio si attesta sui 50 euro e tende poi a crescere negli anni successivi man mano che si avanza di categoria. Ai ragazzi viene garantito il materiale tecnico per allenamenti e partite: queste ultime per i bambini già con qualche anno di carriera possono essere un match con i pari età di altre squadre, mentre per i più piccoli possono essere amichevoli interne. Il settore giovanile è il fiore all’occhiello della Virtus e rappresenta un bacino importante per la città e, da quest’anno, anche per il Bologna.
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