Al Teatro Masini Lavia, Scarpati, Arena, Barbareschi e Giusti
Federico Savini
E’ un cartellone che trae parecchi spunti dalla letteratura e soprattutto dal cinema quello di prosa del teatro Masini di Faenza, pronto a ribadire le recenti conferme – in termini di abbonati – del passato prossimo, con un’offerta ancora una volta molto ampia, sostenuta dalle entrate per il 42% e per la restante parte da Comune e sponsor (Tampieri, Conad Filanda, S.f.e.r.a. e Cassa di Risparmio di Cesena). A fine ottobre sarà il grande Gabriele Lavia a inaugurare la prosa con Il sogno di un uomo ridicolo, da Dostoevskij, mentre un mese più tardi il palco faentino ospiterà la riduzione teatrale de Il sorpasso di Dino Risi ed Ettore Scola, con Giuseppe Zeno. Sempre nel segno di Scola in dicembre Giulio Scarpati e Valeria Solarino porteranno al Masini Una giornata particolare, al terzo anno di repliche, e Michele Placido e Anna Bonaiuto inaugureranno il 2018 con la prima del loro Piccoli crimini coniugali, adattato dal testo di Eric Emmanuel Schmitt. A seguire torna la commedia all’italiana con L’anatra all’arancia, di e con Luca Barbareschi, mentre la letteratura sarà protagonista in febbraio con I Malavoglia nell’adattamento di Enrico Guarneri. A chiudere la stagione di Prosa sarà Lello Arena, protagonista a fine marzo di Parenti serpenti, tratto dall’omonimo film di Monicelli.
Il cartellone comico partirà il 2novembre con il monologhista Giovanni Vernia, seguito in dicembre da Horny di Antonio Ornano (sulle crisi del maschio adulto). Quattro donne, tra cui la faentinissima Maria Pia Timo, saranno protagonista il 19 gennaio di Ricette d’amore e il 21 febbraio arriverà il televisivo Max Giusti con Cattivissimo Max. Fuori abbonamento la finale di Faenza Cabaret (19 febbraio) e Il procacciatore con Gene Gnocchi il 3 marzo.
Quattro serate per il cartellone de «I Protagonisti», a partire dal 17 ottobre col giornalista Andrea Scanzi e le sue Storie emblematiche di sport. Un mese più tardi l’eclettico Fausto Russo Alesi porterà in scena l’ambizioso Il viaggio di Enea, di Olivier Kemeid, ispirato a Virgilio, con la faentina Valentina Minzoni. C’è grande attesa, poi, per il debutto sul palco di Cristiano Cavina, che insieme a Vittorio Bonetti il 27 gennaio racconterà Fatti memorabili di un pianista della bassa e di un narratore di montagna… ovvero Made in Romagna. L’11 febbraio tornerà a Faenza la straordinaria Maria Paiato con lo Stabat Mater di Antonio Tarantino. Quest’anno chi si abbonerà ai «Protagonisti» potrà con soli 9 euro in più ottenere l’abbonamento anche alla rassegna contemporanea de «Al Ridotto», che parte il 3 dicembre con l’originale 1927 Monologo quantisitco di e con Gabriella Greison, racconto teatralizzato dell’avvento della fisica quantistica. Il 21 marzo spazio all’intrigante Macbettu, nuova sfida di Alessandro Serra con un’arcaica versione sarda del capolavoro shakespeariano. Il 4 aprile tornerà infine Nicola Borghesi/Kepler-452 con Il giardino dei ciliegi (trent’anni di felicità in comodato d’uso), sul tema dell’abitare oggi e degli sfratti.
Quattro gli appuntamenti con la danza. Il 15 dicembre il Balletto di Mosca La Classique sarà protagonista sulle punte col classico Giselle, mentre Monica Casadei il 31 gennaio porterà in scena l’intrigante Donizetti into a Rave. Per San Valentino il Masini ospiterà il Piazzolla Tango di Naturalis Labor e a chiudere la stagione sarà, l’8 aprile, la danza urbana di Dacru Dance Company.
Immancabile la programmazione per famiglie con sei «Favole» tra novembre e gennaio (protagoniste compagnie storiche come Fontemaggiore, Floria Metateatro, Fratelli di taglia, Baule Volante, Guardiani dell’oca e ovviamente Accademia Perduta), così come l’operetta, con tre allestimenti tra marzo e aprile.