Ravenna, ritorna «Gardensia», Piervittori (Aism): «Migliorate le cure negli ultimi anni»
SOCIALE | Vittori (Aism): «Migliorate le cure negli ultimi anni»
«Visibilità sul territorio e nuovi volontari»
Elena Nencini
Torna per il fine settimana la manifestazione «Gardensia»: l’associazione italiana Sclerosi multipla (Aism) in migliaia di piazze italiane sarà presente con i suoi volontari per vendere una pianta di gardenia, di ortensia o entrambe per sostenere la ricerca scientifica e il supporto alle persone con sclerosi multipla e patologie correlate. I due fiori rappresentano lo stretto legame che c’è tra le donne e la sclerosi multipla, una malattia che colpisce la popolazione femminile in misura doppia rispetto agli uomini. Anche a Ravenna e provincia i volontari dell’associazione saranno presenti, venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 marzo, sul territorio con due banchetti nella città bizantina (ospedale e p.zza San Francesco), 2 a Lugo, e poi Alfonsine, Castel Bolognese, Cotignola, Faenza, Riolo Terme, Sant’Agata sul Santerno, Solarolo (per info su orari e giorni www.aism.it/trova_la_piazza).
A raccontare l’impegno dell’associazione sul territorio e le iniziative è Rossano Piervittori, area manager Emilia Romagna e Marche.
Quanti sono i pazienti con una diagnosi di sclerosi multipla sul nostro territorio?
«Parliamo di 854 pazienti stimati in tutta la provincia, noi siamo in contatto con 186 persone con questa patologia a cui si aggiungono 1-1.5 familiari, per cui possiamo dire circa 300 persone in tutto. Parliamo quindi di una percentuale del 22%, un dato buono ma che non ci permette di rappresentare il bisogno dei pazienti e per questo non possiamo esser rappresentativi come vorremmo. Su questo aspetto abbiamo ancora da lavorare. La stima nazionale è di circa 137mila pazienti, in Emilia Romagna sono stimate 9900 persone, il Barometro della sclerosi multipla ci permette di monitorare la realtà della sclerosi e le necessità dei pazienti».
Quanti soci avete?
«Siamo circa 150 soci a Ravenna, tra pazienti, volontari e simpatizzanti: adesso siamo in una fase di transizione e stiamo lavorando per sviluppare la sezione cittadina. Stiamo cercando di lavorare sulla visibilità nel territorio e sull’aumento dei contatti con coloro che soffrono di sclerosi multipla. Inoltre cerchiamo di coinvolgere nuovi volontari per aumentare la visibilità su tutto il territorio».
A cosa servono iniziative come «Gardensia»?
«Sono uno strumento che finanzia la ricerca scientifica, ogni contributo sovvenziona le attività che ogni territorio svolge e ci permette di fare sensibilizzazione sulla malattia, ma anche di farci conoscere. Non abbiamo altri tipi di finanziamento che non siano la raccolta fondi: Aism in Italia finanzia oltre il 70% della ricerca scientifica, oltre a essere primo finanziatore nel nostro paese, siamo terzi nel mondo dopo Canada e Stati Uniti. La ricerca ha portato a grandi progressi: da nessun farmaco siamo passati oggi a 20 che possono contenere il percorso di malattia. Negli anni ‘90 in 7 anni una persona finiva in sedie a rotelle, oggi è possibile contenere la progressione della malattia e della disabilità di conseguenza e avere una qualità della vita migliore».
Quali servizi fornisce il centro Aism di Ravenna?
«Forniamo servizi di trasporto, attività fisica adattata con operatori formati con i nostri professionisti, supporto psicologico individuale e di gruppo. Vorremmo essere più visibili sul territorio, non solo in città dove quel dato del 22% passa al 40%, mentre scende andando in provincia. Il nostro focus sarà aumentare la visibilità con attenzione ai territori di Faenza, Lugo e distretti annessi. Sarebbe fondamentale coinvolgere un numero maggiore di persone e coprire tutti i comuni con volontari per presidiare ogni postazione».
Cosa vi proponete per il futuro?
«Nel nostro piano operativo annuale, mantenendo ferme tutte le attività che abbiamo, vogliamo aumentare la nostra visibilità e il contatto con le persone, diminuendo sempre più la distanza con le persone. Vorremmo aumentare l’informazione, sia online che negli info-point nei centri di salute. A Ravenna, oltre alla sede in ospedale, vorremo avere una postazione in neurologia con materiale informativo per chi volesse avere delle informazioni o un confronto immediato. E’ importante essere visibili, le persone con sclerosi devono sapere che ci siamo».