Il Giorno della Memoria, per non dimenticare la Shoah, più di 300 appuntamenti in Emilia-Romagna

Emilia Romagna | 27 Gennaio 2023 Cronaca
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Tutta l’Emilia-Romagna ne parla. E ricorda. Il 27 gennaio, Giornata internazionale a memoria dello sterminio della popolazione ebraica e di tutti i deportati nei campi di concentramento nazisti, viene celebrato in regione con un calendario di oltre 300 appuntamenti – promossi da Comuni, associazioni, scuole, istituti o fondazioni - che interessa tutti i Comuni da Piacenza a Rimini. Dall’ex campo di concentramento di Fossoli a Carpi in provincia di Modena, dove l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio Mauro Felicori si recherà in visita, a Ferrara, dove si terrà la consegna delle medaglie d’onore del Presidente della Repubblica ai cittadini ferraresi militari e civili deportati e internati nei lager nazisti. Dalla proiezione a Bologna del documentario ‘Sulle Tracce di Mario Finzi’ alla posa della pietra d’inciampo dedicata a Luigi Larini a Parma, alla mostra “I Giusti in Emilia-Romagna: piccole e grandi storie di Salvatori e Salvati’ in programma all’Istituto storico di Reggio Emilia. Dallo spettacolo teatrale ‘Se questo è Levi’ nella sala del Consiglio comunale di Ravenna alla commemorazione delle vittime della Shoah nel Giardino della Memoria di Piacenza. E tanto altro ancora. “Un importante calendario di appuntamenti che conferma il significato profondo che il Giorno della Memoria ha per l’intera comunità emiliano-romagnola- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore Felicori-. Fare memoria degli orrori dell’Olocausto è prima di tutto un dovere, perché alimentare ogni giorno la democrazia vuol dire mantenere vivo il ricordo della Shoah, dello sterminio del popolo ebraico, di tutti coloro che sono stati perseguitati dalla follia nazifascista. Di chi si è battuto per dare a noi il bene prezioso della libertà”.

“Liliana Segre dice che ci possiamo salvare solo tutti insieme e i Giusti ci indicano la strada per farlo. Senza odio, senza indifferenza ma coltivando la conoscenza- continuano Bonaccini e Felicori-. E nella nostra Regione, anche grazie alla legge regionale sulla Memoria, sostenere le iniziative del territorio per continuare a promuovere la conoscenza è una priorità assoluta.  Perché la storia deve essere patrimonio dei nostri figli e delle generazioni future, affinché possano essere donne e uomini ‘migliori’, capaci di stare dalla parte giusta della storia e dire ‘no’ a qualsiasi forma di antisemitismo di ieri, oggi e domani”.

RAVENNA
Venerdì 27 gennaio alle 9 avrà luogo l’omaggio alla lapide in memoria degli ebrei transitati dalla stazione ferroviaria di Ravenna con destinazione Auschwitz, alla presenza del sindaco Michele de Pascale e del presidente del Consiglio comunale Massimo Cameliani. La cerimonia, ospitata nell’atrio della stazione, sarà accompagnata da una lettura dedicata al tema della memoria a cura degli studenti del liceo artistico «Nervi-Severini». Le celebrazioni proseguiranno quindi alle 10 con l’omaggio dell’Amministrazione comunale ai Caduti della Brigata ebraica al cimitero di guerra di Piangipane (via Piangipane 24). «Se questo è Levi», fino a sabato 28 gennaio la sala del consiglio comunale (piazza del Popolo 1) ospiterà lo spettacolo teatrale di Fanny e Alexander intitolato «Se questo è Levi» (Premio Ubu speciale 2019), inserito nell’ambito del progetto teatrale e laboratoriale «Lo spazio della Memoria» a cura di E Production, con la compartecipazione dell’assessorato alla Cultura e il sostegno di Ravenna Teatro. Sempre all’interno del progetto «Lo spazio della Memoria», fino a venerdì 27 gennaio andrà in scena al ridotto del Teatro Rasi lo spettacolo della compagnia Menoventi «Lei conosce Arpad Weisz?», con Consuelo Battiston e Leonardo Bianconi. Il reading è tratto dal libro-inchiesta «Dallo scudetto ad Auschwitz» di Matteo Marani ed è dedicato al calciatore e allenatore di origini ebraiche Arpad Weisz. Per informazioni sui biglietti: www.ravennateatro.com. Fino a sabato 4 febbraio la Manica Lunga della Biblioteca Classense (via Baccarini 3) ospiterà «Caricature di un Bauhausler nella Repubblica di Weimar», una mostra dell’artista Jechsekiel David Kirszenbaum promossa dall’Associazione culturale Italo Tedesca in collaborazione con l’Istituzione Biblioteca Classense e il Goethe Institut. L’esposizione osserverà i seguenti orari di apertura: da martedì a venerdì dalle 16 alle 18, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Chiuso il lunedì e festivi. Venerdì 27 gennaio alle 18 appuntamento alla sala D'Attorre di Casa Melandri (via Ponte Marino 2) con la presentazione del volume di Antonella Salomoni «Il protocollo segreto. Il patto Molotov-Ribbentrop e la falsificazione della storia» (il Mulino, 2022) un’iniziativa promossa dal Centro relazioni culturali del Comune. Alle 20 la scuola primaria «Mordani» (via Mordani 5) propone Memoria, memorie: «Roberto Bachi, un compagno di scuola matricola n. 167973», nel ventennale della nascita del progetto. In programma la proiezione di filmati e testimonianze di ex alunne ed alunni, insieme ai familiari di Roberto Bachi, di Giorgio Gaudenzi, di Danilo Naglia, di Sergio Squarzina e di Silvano Rosetti, ideatori nel 2003 dell’iniziativa. Interverrà il coro di voci bianche della scuola Libere Note, con la compartecipazione dei genitori delle alunne e degli alunni, accompagnati dal pianoforte di Marco Pierfederici e dal sassofono di Riccardo Tramontani.
 
FAENZA
L’evento istituzionale, fissato per il 27 gennaio,  è con l'appuntamento alle 10 al  Tempietto della Memoria nel lungofiume Amalia Fleischer, dove si terrò la deposizione della corona ed esecuzione del silenzio. A seguire al Monastero di Santa Chiara (via della Croce, 16) orazioni ufficiali. Venerdì 27 gennaio alle 18 all'auditorium Palazzo degli Studi si terrà la presentazione con l’autore del libro «La Parola a Loro. Dialoghi e testi teatrali su razzismo, deportazioni e Shoah» di Piero Stefani, biblista ed ebraista. Alle 21 seguirà «La musica miracolosa», storia del pianista del ghetto di Varsavia. Concerto di Francesco Nicolosi (pianista) e Stefano Valanzuolo (voce narrante e autore), realizzato dalla Scuola comunale di musica «G. Sarti» di Faenza. Domenica 29 gennaio alle 18 alla Galleria dei cento pacifici (Teatro Masini) si terrà un concerto guidato dalle parole e testimonianze degli Internati Militari Italiani mente lunedì 30 gennaio alle 20.45 al cinema Sarti «Lei conosce Arpad Weisz?», spettacolo teatrale a cura dell’associazione Menoventi. Reading tratto da «Dallo scudetto ad Auschwitz» di Matteo Marani. Infine martedì 7 febbraio alle 18.30 alla sala Bigari presentazione del libro «Attraverso il fuoco» di Gabriele Rubini. Dialogo dell’autore con Roberto Matatia. Giovedì 2 febbraio, alle 20.45 il circolo Arci Prometeo (vicolo Pasolini, 6) organizza la conferenza «Il Campo di Fossoli, dalla tragedia della Shoah al dramma dei profughi giuliani». Intervengono: Pierluigi Castagnetti (presidente Fondazione Fossoli) e Guido Ceroni (Istituto Storico della Resistenza di Ravenna) mentre sabato 4 febbraio, spettacolo teatrale «Kaninchen. Viaggio nell’inferno di Dachau».
 
BASSA ROMAGNA
Venerdì 27 gennaio, alle 10.30, si terrà la Commemorazione davanti alla lapide della Rocca Estense che ricorda gli ebrei lughesi deportati. Lunedì 30 gennaio la biblioteca Trisi promuove un incontro alle 17.30 in sala Codazzi, dal titolo «Nessuno si salva da solo: la forza della solidarietà in Romagna durante le leggi razziali». È la testimonianza delle azioni condotte per salvare gli ebrei nel territorio della Bassa Romagna, cercando di mettere in risalto le persone che si sono esposte in prima persona rischiando la propria vita e quella delle loro famiglie opponendosi alle leggi razziali. Si partirà dalla vicenda più nota di Cotignola, dove un’intera comunità si espose per salvare gli ebrei in fuga dalle deportazioni, come raccontato nelle toccanti e vivide memorie di Ada Ottolenghi, pubblicate dal Mulino nel 2020 con il titolo «Ci salveremo insieme»; per arrivare alla meno nota vicenda lughese, dove all’interno dell’Istituto San Giuseppe le suore contribuirono a nascondere numerosi ebrei in cerca di rifugio, come raccontato nel libro «Aiutami a vivere» realizzato dagli studenti dello stesso Istituto. All’incontro saranno presenti il sindaco Davide Ranalli, l’assessora alla cultura del comune di Lugo Anna Giulia Gallegati, il presidente dell’Associazione Italo-Israeliana della Romagna Giacomo Melandri. Parteciperanno Guido Ottolenghi, nipote di Ada; Ines Miriam Marach, studiosa di storia e cultura ebraica italiana e autrice di numerosi saggi sulla Comunità Ebraica di Lugo; suor Giancarla Dal Borgo, in rappresentante dell’Istituto San Giuseppe di Lugo e delle Figlie di San Francesco di Sales. A coordinare l’appuntamento sarà la direttrice della biblioteca Trisi, Maria Chiara Sbiroli. Martedì 31 gennaio, in Comune alle 11, il prefetto Castrese De Rosa consegnerà la Medaglia d’Onore della Presidenza del Consiglio dei Ministri al figlio di Elvezio Golinelli, militare che dopo l’8 settembre ‘43 fu internato nel campo di Mauthausen. Alla cerimonia parteciperà il sindaco Davide Ranalli e l’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati.
 

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