Giovedì 28 torna il Popoli Pop Cult Festival, con 23 stand
Quest’anno torna ed essere l’Europa il «centro del mondo» della piccola-grande utopia globalista di Bagnara, il Popoli Pop Cult Festival, che tornerà ad invadere il centro storico della cittadina della Bassa Romagna da giovedì 28 giugno a domenica 1° luglio, per un compleanno importante, il decimo. «Il tema di questa importante edizione mi sta molto a cuore - commenta Massimo Bellotti, direttore artistico del Festival -. Sono da sempre uno strenuo sostenitore dell’Europa e oggi sono preoccupato: si è persa la vera ragione che ha motivato la creazione dell’Unione Europea, il suo spirito originale. Cercheremo di dare il nostro doveroso contributo».
Una scelta molto «matura» ed encomiabile, quella di puntare sul Vecchio Continente e i suoi problemi da parte di un festival che non solo si è ormai imposto tra gli eventi più attesi dell’intero calendario estivo della nostra provincia, ma che anche sull’esotismo e la presenza di rappresentative di Paesi molto lontani aveva giocoforza sempre puntato. Non che queste rappresentanze manchino, tutt’altro; saranno infatti 23 gli stand gastronomici interpretati e gestiti da artisti e cuochi originari dei Paesi rappresentati, oltre ai consueti spettacoli nelle piazze, una ricca attività espositiva (mostre ma anche la sempre più seguita Estemporanea Popoli) e la novità dei dj dal mondo. Dopo il successo degli eventi organizzati informalmente gli scorsi anni, quest’anno a Bagnara suoneranno quattro dj di rilievo internazionale, alle prese con generi musicali di tendenza agli angoli del globo: brasil, disco funk ‘70, hip hop e urban, Bolliwood Panjabi.
Tra gli ospiti, interverranno il Direttore Generale per la cooperazione internazionale e lo sviluppo della Commissione Europea Stefano Manservisi (vincitore del premio Popoli 2018), il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’assessore giornale Massimo Mezzetti e l’ambasciatore vietnamita Cao Chinh Thien, a cui va aggiunta la cuoca ucraina Kateryna Gryniukh, finalista di Masterchef, giudice del concorso gastronomico. «Questo decimo compleanno ci fa ripensare agli inizi, quando a fatica superavamo i dieci stand, mentre oggi ne abbiamo il doppio - ricorda Massimo Bellotti -. La presenza di importanti rappresentanti delle istituzioni conferma la crescita del festival. E non parliamo dell’importanza per chi vi partecipa sempre con passione»