Ipotesi accordo Cisa Allegion: restano gli esuberi, ma congelati grazie a un anno di cassa integrazione
Firmata un' ipotesi d'accordo nella vertenza Cisa Allegion alle 6.29 di questa mattina dopo 14 ore di trattativa. Ora la parola ai lavoratori che si riuniranno per votare ad inizio della prossima settimana al pala Cattani di Faenza.
Fra oggi e venerdì (giorno dell'assemblea informativa, senza voto) i sindacati forniranno del materiale con il contenuto dell'ipotesi d'accordo ai lavoratori.
Dimezzati gli esuberi, (circa 130 rispetto ai 258 annunciati a Faenza nel ravennate e circa 20 nel sito di Monsampolo del Tronto, nell'Ascolano), 30 mesi di mobilita, integrazione alla Cig da parte dell'azienda con un bonus di 400 euro mese e un piano industriale di 17 milioni di euro complessivi, parte dei quali per riconvertire le strutture produttive. Sono questi i punti principali dell’accordo raggiunto questa mattina all’alba a Roma, dopo quasi 20 ore di confronto, tra ministero dello Sviluppo economico, azienda, sindacati, Regioni e istituzioni locali.
Il Piano industriale proposto dall’azienda punta a dare nuova centralità all'impianto di Faenza , in provincia di Ravenna, in particolare come centro R&S e per le produzioni pre-serie e delle cosiddette Master Keys ad alto contenuto tecnologico.
«L’accordo raggiunto – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi - è davvero il frutto del grande lavoro che stiamo facendo per salvaguardare i livelli occupazionali, ridurre l’impatto sociale delle crisi industriali e rilanciare i siti produttivi nella nostra regione. E per lo stabilimento di Faenza nella prospettiva di un rilancio industriale, confermiamo che la Regione potrà mettere in campo interventi sia di formazione e riqualificazione professionale, nonché tutti gli strumenti e risorse legate ai bandi Por Fesr per la ricerca industriale e l'innovazione per nuovi prodotti su cui l'azienda intenda impegnarsi».