Galliano Di Marco (Autorità portuale): «Avanti con la riforma dei porti»
«Gli accorpamenti sono necessari, non fosse altro che per dare un segnale chiaro di riduzione della spesa pubblica in un settore nel quale le parole benchmark e spending review sono totalmente sconosciute».
E’ deciso il presidente dell’Autorità portuale di Ravenna Galliano Di Marco nel valutare la Riforma dei Porti in discussione in Parlamento.
«In merito a chi deve andare sotto chi, basta guardare i numeri della tabella Mit/Assoporti, per capire quali siano i veri core ports italiani - continua -: Genova, Taranto, Livorno e Ravenna, unici porti a superare i 20 milioni di tonnellate di merci, al netto delle rinfuse liquide. Peraltro, anche Bruxelles nella prima stesura delle reti Ten-T, aveva individuato ‘solo’ 8 porti che superavano le ‘soglie minime’ fissate: Genova, La Spezia, Livorno, Gioia Tauro, Taranto, Ravenna, Venezia e Trieste. Ravenna, quindi, non deve temere e non teme nessuna riforma market-driven. Noi continuiamo a sostenere con forza l’azione riformatrice del Governo Renzi e invitiamo il Ministro Delrio ad andare avanti».