«Come sempre ci piace distinguerci dalle altre feste della birra e quindi anche il cartellone musicale è molto studiato. Ci teniamo, con 19 anni di vita alle spalle siamo un po’ una festa di riferimento in questo ambito e ormai un punto fermo anche per la comunità di Pieve Cesato». Dice bene Daniele Berdondini, uno degli organizzatori della storica festa della Birra di Pieve Cesato (la più vecchia in provincia, dopo Cotignola e Sant’Alberto), che dal 5 all’8 agosto riproporrà quattro serate di musica, divertimento e ovviamente birra, negli spazi esterni dell locale circolo Arci, subentrando alla festa della Pd che si svolge nelle giornate precedenti.
«Nelle giornate della festa possiamo contare su un’ottantina di volontari - spiega Berdondini -. Sono rappresentate un po’ tutte le età e penso che l’interscambio tra le generazioni sia davvero un punto di forza, uno dei motivi per cui questa festa è un successo e una splendida occasione per ritrovarsi con tanti amici che durante l’anno è più difficile incontrare. Ci sono tante persone di Pieve Cesato ma anche amici che vengono ad aiutarci da Faenza, Lugo, Bagnacavallo, Imola e così via».
Regine della festa sarà, ogni sera allo stand gastronomico, la riconfermatissima birra Hb, così come è riconfermato lo storico menù, con le ultime novità (ad esempio gli hamburger) e peculiarità assolute come gli strozzapreti col nodo fatti in casa, che sono la specialità della festa del Pd ed è raro trovare primi di questo tipo a una festa della birra.
L’altro punto di forza sono gli spettacoli. Sul palco mercoledì 5 agosto, dopo l’apertura della
Lazy River Marchin’ Band, salirà Eusebio Martinelli con la sua orchestra e i travolgenti ritmi balcanico-gipsy di un musicista preparatissimo, già trombettista per Vinicio Capossela. Si parte col botto, insomma, in una serata tutta da ballare. E sempre dalla musica popolare, con un piglio combat-folk ma anche una grande attenzione ai testi e all’impegno sociale, vengono i Khorakhanè, formazione forlivese di rilievo nazionale che giovedì suonerà con l’obiettivo di divertire e far riflettere il pubblico in egual misura. E’ poi una certezza l’afro-birra party con dj Ebreo e dj Maselli che tornerà venerdì 7 mentre sabato 8 la festa chiude con il concerto più rock del lotto. Dopo l’apertura acustica di «Asino e il fiore», sul palco suoneranno i sardi De’Stop con la loro potente miscela di grunge e crossover.