Daniela Verlicchi
«Bene l’alternanza scuola-lavoro, aspetto la conferma per la stabilizzazione di 500 docenti». Al «volante» dell’Ufficio scolastico Provinciale da poco più di un mese, Agostina Melucci (60 anni, già provveditore a Forlì e Rimini) non se la sente ancora di sbilanciarsi sugli effetti concreti della riforma della Buona scuola approvata il 9 luglio dal Parlamento. Ma nel suo nuovo incarico qualcosa ha già colpito: la sinergia che c’è tra il territorio e la scuola in provincia è positiva, e la nuova riforma non può che migliorarla. Nella sua prima intervista pubblica, ci spiega il perché.
Provveditore Melucci, si stima che la nuova riforma porterà alla stabilizzazione di circa 500 docenti nella nostra provincia, è così?
«Ancora non c’è nulla di definito, purtroppo. Dalle indicazioni sui siti specializzati si può ricavare quella cifra, ma io non posso confermarla. Se si eliminasse la differenza tra organico di fatto e di diritto, quello sarebbe un importante passo avanti. Ma, al momento, il Ministero ci ha confermato solo i dati dell’organico di diritto».
E cosa dicono?
«Non sono sufficienti per la popolazione scolastica, come accade ogni anno. Ed è per questo che abbiamo chiesto integrazioni, sulla base delle richieste delle scuole, all’Ufficio regionale che gli anni scorsi ci sono state concesse. Ma questa è normale amministrazione».
Già, cosa vede di positivo o di negativo nella «Buona Scuola»?
«Beh, certamente l’alternanza scuola-lavoro prevista dalla legge è molto interessante. Ma d’altra parte su questo fronte, la metodologia è avanti anche qua: sui licei facciamo più fatica, ma nei tecnici il percorso è già avviato. Ci sono già importanti iniziative in essere».
Lei è arrivata a inizio maggio, che impressione ha avuto del suo nuovo incarico e della scuola ravennate?
«All’Ufficio di Ravenna si lavora bene, c’è impegno e la disponibilità e la generosità delle persone è enorme, anche se servirebbe più organico. Ravenna poi è un territorio vivace: le scuole possono raccogliere opportunità importanti dal mondo produttivo e lo stanno facendo, instaurando collaborazioni interessanti. In questi giorni sto premiando i diplomati che sono usciti con i voti migliori e trovo che la comunità riconosca questo merito».