Ballottaggio, Malpezzi apre a sinistra: "L'Altra Faenza non è incompatibile con noi"

«La visione progettuale della città con ‘L’Altra Faenza’ non è incompatibile. Certamente il primo turno non è stato un successo per il sottoscritto. La speranza di evitare il ballottaggio la coltivavo in cuor mio, anche se razionalmente, al di là dei proclami pubblici, era prevedibile l'esito che poi è stato».
La «botta» del ballottaggio pare essere stata assorbita dal sindaco uscente Giovanni Malpezzi. Più che le vesciche per la 100 km conclusa, fanno male gli oltre 6mila voti in meno presi rispetto al 2010.
«Con 9 candidati sindaco e 13 liste in corsa, il frazionamento del consenso aumenta le probabilità di dover ricorrere ad un secondo turno, come del resto è avvenuto in molti altri Comuni d’Italia – sottolinea Malpezzi -. Sono prontissimo a riprendere la strada del confronto con la gente, di piazza in piazza, di strada in strada, di casa in casa».
Domenica 31 ha superato lo scoglio della 100 km, ma non quello delle urne…
«Se ho fatto la "Cento", farò e supererò anche il ballottaggio. La vita è fatta di sfide, prima di tutto con se stessi. Domenica sono arrivato in piazza con i piedi gonfi di vesciche, ma il cuore pieno di gioia. Ora, con quella gioia, ma con tanta umiltà e voglia di fare riprenderò il cammino quotidiano in mezzo ai cittadini, per fargli apprezzare il progetto politico che, insieme ai miei tanti sostenitori, vogliamo realizzare per la Faenza di domani».
Dica la verità, le servirà molta pazienza fino a domenica 14…
«Per fare il sindaco nel 2015 occorre tanta pazienza, volontà e passione. E il fisico per stare quotidianamente in mezzo alla gente».
Cercherà alleanze per il secondo turno con «L’Altra Faenza»?
«Durante i mesi passati ho visto davvero poche aperture per condividere qualche cosa sul progetto del centrosinistra. Da parte mia c’è disponibilità per dialogare, non mi pare che la nostra visione progettuale della città sia incompatibile con quella della lista ‘L’Altra Faenza’».
Che tipo di accordo potete raggiungere? Posti in giunta in caso di vittoria, di solito si fa così…
«In questi giorni coltiviamo dei contatti, ma non ci sono negoziati, questo proprio no».
Il dato dell’affluenza è stato sorprendentemente negativo…
«E’ stato molto negativo, come in molte altre parti d’Italia. Penso sia giusto che un cittadino  vada a votare per il bene della propria comunità. Fino a domenica 14 faremo tutto il possibile per elevare l’attenzione verso il ballottaggio».
Si aspettava un risultato del genere da parte di Padovani?
«Il quadro nazionale ha influenzato molto anche il risultato locale. Su Padovani non ho nulla da dire, il suo comportamento durante la prima legislatura parla da solo».
Tutto il Pd la sta sostenendo oppure ci sono crepe, come in altri ambiti territoriali?
«Il Pd di Faenza è compatto, rappresenta un’ampia base di elettorato. Certo, ci possono essere differenze, ma che non devono diventare come in alcuni frangenti è capitato delle divisioni».
L’ultima settimana prima del voto come la imposterà. Arriveranno big nazionali?
«Adesso testa bassa e pedalare. Faenza non merita un sindaco della Lega Nord, se qualche esponente nazionale del Pd verrà sarò contento, io starò sempre fra la gente». (Manuel Poletti)