Arresto presunto terrorista, Louati resta in silenzio davanti al giudice

Ravenna | 22 Aprile 2015 Cronaca
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Si è avvalso della facoltà di non rispondere il presunto terrorista tunisino 27enne Louati Noussai, arrestato nella notte tra il 21 e il 22 aprile.Il gip, il 23 aprile, ha convalidato il fermo. E' stata la polizia di stato a fermarlo su disposizione della  Procura della Repubblica di Bologna  con il coordinamento investigativo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza -  Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. L'uomo, s'è sposato con un'italiana 5 anni, ma da tempo non viveva più con lei, era senza fissa dimora dopo una serie di dissidi con la moglie per maltrattamenti.  Era stato più volte denunciato per spaccio, attività con la quale, verosimilmente voleva anche finanziare il suo viaggio in medio oriente. L’attività di indagine è partita a febbraio quando le Digos di Ravenna e Bologna hanno acquisito informazioni circa il suo possibile coinvolgimento nell'arruolamento nelle fila dell'Isis. Diretta dal Procuratore della Repubblica di Bologna, Roberto Alfonso e dai sostituti procuratori Antonella Scandellari e Antonio Gustapane, l'indagine ha fatto emergere le responsabilità del 27enne poiché arruolato e in procinto di partire per la Siria al fine di realizzare atti aventi finalità di terrorismo. Nel periodo in cui è stato monitorato, Louati ha intrattenuto rapporti con combattenti jihadisti operativi in Siria, con i quali comunicava utilizzando facebook, tra cui “Abou Jihad Asba”, palestinese presente nell’accampamento di Yarmouk,  al fine di organizzare il suo trasferimento verso quel paese (attraverso la Turchia) per poi raggiungere ed unirsi ai gruppi jihadisti dell'IS già impegnati in azioni terroristiche. Quando è stato fermato stava organizzando il vbiaggio per raggiungere il Medio Oriente attraverso la Germania dopo che, il mese scorso, il consolato di Genova non gli aveva rilasciato il passaporto e non era riuscito ad imbarcarsi sul volo per la turchia che aveva già acquistato. Con il suo arresto è stata applicata, per la prima volta, la disposizione - contenuta nella nuova normativa contro il terrorismo - che, in particolare, sanziona la condotta di chi si arruola, in modo autonomo, in una organizzazione terroristica, impedendone cosi' la partenza verso i teatri di guerra.  Isis, Matteucci: "Ravenna è unita contro il terrorismo". Ancisi: "Moschea attira estremisti"
il sindaco Fabrizio Matteucci ha evidenziato come «la vicenda del fermo del presunto terrorista dell'Isis nella nostra città, riporta in primo piano l'attenzione sul tema del terrorismo internazionale e delle minacce di una parte del mondo islamico, quella più estremista e violenta, nei confronti del nostro e di altri Paesi

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. La comunità ravennate è unita contro il terrorismo, Isis, Matteucci: "Ravenna è unita contro il terrorismo". Ancisi: "Moschea attira estremisti"
appena ho appreso la notizia, ho telefonato al Prefetto per dire per ringraziare le forze dell'ordine per l'arresto dell'uomo. Sono in contatto con Salvatore Russo, per tutti gli sviluppi del caso. Confermo che il livello di attenzione delle nostre forze dell'ordine nel contrasto della nuova minaccia terroristica è alto e costante».

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Il deputato leghista Gianluca Pini si è complimentato con le forze dell’ordine e «in particolare: con i ragazzi della Digos, sempre attenti e sul pezzo, e con il questore Mario Mondelli, un uomo che rappresenta una garanzia costante per la sicurezza del territorio e che, con il comandante dei carabinieri Massimo Cagnazzo, dimostrano che una vera collaborazione interforze può dare risultati importanti per il contrasto alla criminalità organizzata».
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