L'«Elisir d'amore» all'Alighieri nel fine settimana
La fortuna alle volte arriva all'improvviso, spesso inaspettata: dopo che l'impresario Lanari era stato lasciato in difficoltà da un altro compositore, commissiona a Gaetano Donizetti una nuova opera per aprire la stagione del Teatro della Canobbiana di Milano: la leggenda narra che Donizetti impiegò solo 15 giorni a scriverla insieme al librettista Felice Romani. L'Elisir d'amore segna una svolta importante nella storia dell'opera buffa, i personaggi sono veri e propri borghesi con i loro difetti e le loro caratteristiche in cui il pubblico può riconoscersi e ridere bonariamente. Un successo di pubblico, che in un'epoca dominata da Rossini, spalancò le porte del successo a Donizetti, che diede vita così a un’opera dai caratteri psicologicamente approfonditi.
Sabato 28 febbraio (ore 20.30) e domenica 1 marzo (ore 15.30) va in scena, al Teatro Alighieri, L’elisir d’amore nell’allestimento firmato da Leo Nucci coprodotto dalla Fondazione Teatri di Piacenza e dal Teatro Alighieri. Realizzato nell’ambito del Progetto Opera Laboratorio dedicato alla formazione e alla selezione di giovani cantanti, con un’età media dei cantanti, come quella dei musicisti dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta per l’occasione da Stefano Ranzani, tra i 23 e i 24 anni, ed il coro del Teatro Municipale di Piacenza diretto da Corrado Casati.
Il regista sceglie di ambientare nel secondo dopoguerra l'azione scenica dove si muove l'ingenuo Nemorino, che, innamorato ella ricca Aldina, sceglie di acquistare un elisir d'amore per riuscire a conquistarla. Nucci cerca di ridare dignità e spessore ai personaggi di Donizetti, spesso impoveriti e tradotti in macchiette.
Info e prevendite: 0544 249244. Ingresso da 14 a 45 euro. www.teatroalighieri.org