Brisighella, parla il sindaco Missiroli: «Ambiente e coesione sociale le priorità»

«Sono molto preoccupato, devono darci una mano. Sul tema della manutenzione e della sicurezza del territorio - e quindi sulla prevenzione - ci devono dare una mano. Il clima è cambiato e questo crea enormi disagi e ripercussioni sulle strade. Una volta si faceva un tappetino da tre centimetri ed era suffi ciente. Oggi, con la neve che abbiamo avuto e con l’acqua che viene giù che lava tutto, dobbiamo fare interventi più strutturati e costosi. Serve che la Regione ristabilisca le risorse per i fondi per la montagna in modo tale da poter svolgere interventi che sono necessari». E’ un Davide Missiroli preoccupato quello che nelle ore prima dell’alluvione racconta lo stato di salute del territorio brisighellese, già duramente colpito nel recente passato da alluvioni e condizioni climatiche avverse. Gli
eventi dell’ultima settimana hanno ulteriormente raff orzato le convinzioni del primo cittadino di Brisighella.
Qual è un primo conto dei danni?
«Abbiamo avuto frane e siamo preoccupati perché altre molto probabilmente arriveranno nei prossimi
giorni. Non si contano i danni alle strade ed è mancata la corrente elettrica per 24 ore in quasi tutto il Comune, mentre per oltre un terzo del territorio per 48 ore. E’ venuta meno prima l’alta tensione, poi quella media e bassa a causa di parecchi alberi spaccati che hanno interrotto le linee. Avevamo allestito un centro d’accoglienza alle scuole elementari di Brisighella e tutti hanno lavorato  intensamente: tecnici del Comune, contoterzisti e operai dell’Enel con parecchie squadre impegnate nel nostro territorio».
E’ fiducioso che i fondi arrivino?
«Negli ultimi tre anni non hanno stanziato fondi per le strade, devono farlo. Farò la mia parte affi nché
tornino ad investire sulla messa in sicurezza del territorio».
Quali sono le priorità del suo secondo mandato?
«La priorità è quella che ho fin dall’inizio del primo mandato, la crescita sostenibile del territorio per la quale ci vogliono almeno dieci anni. I cardini su cui ho puntato sono sostanzialmente tre: alti standard ambientali, coesione sociale e valorizzazione delle comunità, ed infine l’innovazione. L’idea di cinque anni fa si deve portare avanti fino a questo mandato».
Partiamo dalla prima: ambiente.
«L’obiettivo è migliorare la qualità della vita sul territorio per i residenti, cercando di fare azioni legate alla promozione di stili di vita sani, all’ambiente, al Parco della Vena del Gesso, ad un’agricoltura di qualità che possa portare anche redditività».
Secondo punto: la coesione sociale.
«Partendo dalla scuola e dalle fasce più deboli della popolazione, fino ad arrivare ad una crescita della comunità attraverso la cultura e quindi al turismo».
Cosa intende con innovazione per Brisighella?
«Significa guardare avanti in ogni settore. Dal punto di vista amministrativo significa accelerare sull’Unione dei Comuni che è fondamentale per diventare una fusione amministrativa, ossia che la comunità non perda il proprio senso di appartenenza, ma che riusciamo a creare una riduzione di costi e mantenere o migliorare i servizi. Poi migliorare l’ambiente con operazioni legate alle riqualificazioni energetiche, project financing dov’è possibile. Inoltre non ci possiamo dimenticare dell’innovazione tecnologica per quanto è possibile in collina: abbiamo portato il wi-fi in centro storico a Brisighella, porteremo la fibra ottica in altre aree produttive già da questa primavera».
I prossimi investimenti quali saranno?
«Dopo Marzeno devo riuscire a realizzare la riqualificazione energetica delle scuole medie. Devo trovare i soldi, ma voglio fare entro la fine del mandato. Poi la riqualificazione di almeno una parte del teatro Pedrini che costerebbe almeno 650-700mila euro, ma non escludo che la cifra possa anche essere superiore. Spero di poter attingere dai fondi Por Fres. Infine l’adeguamento dell’area sportiva che con meno di 200mila euro si dovrebbe riuscire a realizzare. Sono tutte idee progettuali, ma il tema prioritario rimane la messa in sicurezza del territorio».
Detto dell’ammodernamento delle reti, quali sono le altre priorità in campo economico?
«C’è tutto il mondo dell’economia agricola e del turismo. Stiamo lavorando su nuovi progetti di filiera e sul tema dell’acqua per creare nuovi invasi ad uso agricolo grazie ai fondi del piano di sviluppo  rurale. In corso c’è un investimento di oltre un milione di euro per un invaso consortile che servirà 48 aziende agricole, finanziato per metà dal Psr che sarà pronto ad inizio estate. La risorsa acqua è fondamentale per il nostro territorio. Sul turismo l’idea è continuare con gli agriturismi e rilanciare il borgo che ha avuto una grande risonanza con l’arrivo in finale a ‘Borgo più bello d’Italia’. Mi piacerebbe un albergo diffuso sulla via degli Asini e la grande speranza è che con la proprietà delle terme si possa aprire un ragionamento nuovo: per quanto riguarda l’amministrazione c’è la massima disponibilità; sono convinto che questo sia il tema che rilancerebbe non solo Brisighella. Sempre in ottica privata sarebbe importante un recupero dell’ex albergo-ristorante Gigiolè».

Christian Fossi
economia@settesere.it