Celebrazioni per i 70 anni della Cna stasera a Lugo. Il direttore Mazzavillani: «Segnali di ripresa, ma vanno coltivati»

Bassa Romagna | 13 Febbraio 2015 Economia
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«Semplificazione e riordino istituzionale. Superare l’impasse». Si aprono con un convegno su questo tema venerdì 13 febbraio (dalle ore 20) al teatro Rossini di Lugo i festeggiamenti per i 70 anni della Cna ravennate. Dopo i saluti sociali ed istituzionali, si terrà una tavola rotonda a cui parteciperanno l’on. Alberto Pagani, Emma Petitti (assessore regionale al Bilancio e riordino istituzionale) e Daniele Vaccarino (presidente nazionale Cna) Chiuderà la serata il recital dell’attore Ivano Marescotti. «Per noi è un momento importante - commenta il direttore provinciale Massimo Mazzavillani - e, nonostante il momento e la sobrietà che questo impone, lo celebreremo con una serie di iniziative che affrontino i problemi concreti che riscontrano ogni giorno le imprese associate».
S’inizia venerdì da Lugo con i temi della semplificazione e del riordino istituzionale.
«Sono due temi fondamentali. Di semplificazione se ne parla da molto tempo, ma non ci sono stati grandi risultati finora. Il riordino è ad un momento importante perché siamo nel pieno delle riforme nazionali e regionali. E proprio dalla nuova giunta, Bonaccini ha sottolineato l’importanza di riorganizzare la regione in aree vaste e unioni dei Comuni, temi da sempre cari alla nostra associazione».
Quali altri appuntamenti sono in programma per celebrare questo anniversario?
«Un calendario non c’è, ma i temi che affronteremo li abbiamo già programmati. Non mancherà un incontro su legalità, abusivismo, lavoro nero, contraffazione e infiltrazione mafiosa che crea concorrenza irregolare alle nostre imprese. Abbiamo già firmato un accordo con i sindaci del territorio, ma il tema è ancora di stretta attualità. Un altro argomento importante che tratteremo è quello del fisco e della tassazione per il quale chiediamo una riforma che porti ad una sostanziale riduzione. Le imprese sono ormai in grande difficoltà a sostenere un livello così elevato. Poi c’è il grande tema dei giovani per il quale stiamo ragionando su alcuni progetti che favoriscano il percorso di quei ragazzi che vogliono intraprendere un cammino in proprio per potere dare un valore concreto a chi vuole rischiare. Vogliamo costruire il futuro sulle solide basi di questi 70 anni».
Che cosa significa Cna per le imprese associate e com’è cambiato il rapporto in questi anni di crisi?
«Siamo fortemente attenti ai cambiamenti, incentivando l’innovazione e la qualità al fianco delle imprese. Stiamo da tempo investendo su quelle piattaforme di rinforzo alle imprese per la crescita e lo sviluppo sia nel campo dei servizi, sia per ampliare le opportunità economiche con iniziative B to B, un portale per la ricerca delle imprese associate alla Cna della provincia, curando il rapporto con le stazioni appaltanti per sostenere l’imprenditoria locale e altre iniziative. Insomma abbiamo sviluppato e rafforzato quelle iniziative che portino valore aggiunto anche in termini economici alle imprese. Ad esempio l’anno scorso con ‘Gli artigiani sbarcano in spiaggia’ abbiamo coinvolto oltre 80 imprese di vari settori - artistico, agroalimentare, abbigliamento e altri - con una duplice valenza: far conoscere maggiormente ai turisti dei lidi ravennati e cervesi il territorio e creare opportunità alle aziende. Il risultato è stato molto interessante visto che hanno avuto feed back assai positivi».
Cosa si aspetta da questo 2015?
«Per molti motivi sia esterni che interni al nostro Paese come la svalutazione dell’euro, il crollo del costo del petrolio, le norme che si stanno attivando in materia di lavoro con una importante semplificazione normativa e l’abbassamento delle tasse sul lavoro, qualche segnale di speranza per una vera inversione di tendenza c’è. Però bisogna stanziare anche risorse per la crescita e fare in modo che il credito della Bce arrivi realmente alle imprese. Detto ciò la situazione è tutt’altro che rosea».
Cioè?
«Tante imprese sono ancora in difficoltà. Chi lavora nei mercati esteri va meglio, il porto nel 2014 ha registrato un buon andamento e sappiamo quanto sia importante, ma ci sono molte incognite. La più immediata è quella del turismo con i danni che hanno creato grande sconforto e ora c’è una corsa contro il tempo che deve essere vinta per dare soddisfazione a tutti. Insomma la fiducia che si respira è supportata da fatti concreti con elementi positivi che non avevamo nel recente passato, ma molte imprese sono arrivate stremate dopo questi lunghi anni di crisi».
Quali sono i settori più in difficoltà nel mondo delle pmi?
«L’autotrasporto e le costruzioni. E’ fondamentale sbloccare rapidamente il Patto di stabilità di cui il territorio ha estremamente bisogno».
Che cosa può rappresentare Expo 2015 per le imprese del territorio?
«Sono sicuro che possa essere un’opportunità per promuovere il sistema Paese, ma si tratta di capire quanto si riuscirà a mettere in circolo quei milioni di visitatori che arrivano a Milano e portarli sul nostro territorio. Fondamentale sarà chiudere accordi importanti, per iniziare anche limitati al periodo dell’Expo, con le ferrovie e l’alta velocità: sono fondamentali convogli speciali. Parlando ad esempio di Riviera, sarà attrattiva se sarà raggiungibile in tempi umani».

Christian Fossi
economia@settesere.it

In alto la sede provinciale di Ravenna, sotto il direttore Massimo Mazzavillani (Foto di Lidia Bagnara e Massimo Fiorentini)


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