L'idea di un gemellaggio Ravenna- Otranto ha percorso l'incontro di ieri a palazzo per presentare il
progetto musivo “Le porte d’Oriente, tessere di sapienza nell’albero della vita”, che impegna gli allievi del liceo Artistico e dell’Accademia nella riproduzione di due particolari del mosaico pavimentale dell’”Albero della vita”, presente nella cattedrale di Otranto. Tale soggetto infatti è il simbolo dell'Expo 2015 di Milano.
Il progetto ravennate è nato anche dal fatto che negli anni '80 furono i mosaicisti ravennati, diretti da Carlo Signorini a restaurare i pavimenti musivi di Otranto.
Se Vittorio Sgarbi a Ravenna era presente in qualità di
responsabile per le arti visive dell’Expo 2015 di Milano, anche Cristina Mazzavillani Muti, direttore artistico Ravenna Festival, ha partecipato annunciando che "il tema del Ravenna Festival sarà il 750 anno dalla nascita di Dante e che il soggetto dell'albero della vita compare anche nella Divina Commedia. Io penso, nonostante non ci sia nessun documento, che Dante abbia conosciuto, visto i cartoni della chiesa di Otranto. Bisogna puntare a rafforzare i rapporti tra Ravenna e Otranto". Chissà quindi che il Festival e il concerto delle Vie dell'Amicizia del maestro Riccardo Muti non approdino proprio vicino alla cattedrale di Otranto quest'anno.
Il vicesindaco Giannantonio Mingozzi ha ringraziato Vittorio Sgarbi e per la presenza. “A partire dallo scorso aprile – ha affermato - abbiamo sottoscritto un accordo tra i Comuni di Otranto e Ravenna per affrontare assieme la riproduzione di una parte del mosaico pavimentale della cattedrale della località pugliese che rappresenta una occasione irripetibile di collegamento con il padiglione Italia dell’Expo 2015,
Sgarbi ha esortato i soggetti coinvolti a "riprodurre tutto il mosaico pavimentale raffigurante l’albero della vita, per aumentare il grado di visibilità dell’opera in ambito Expo e l’interesse turistico verso Ravenna e Otranto". Ha dichiarato che cercherà di trovare una idonea collocazione alle riproduzioni dei particolari, i mesi di febbraio e settembre, tra tre possibili luoghi: all’interno o all’esterno del padiglione Italia, o all’interno di uno dei palazzi milanesi inseriti nel percorso artistico suggerito ai visitatori.Ai giornalisti che gli hanno chiesto un parere sulla pedonalizzazione di piazza Kennedy, ha risposto:"sono contrario, naturalmente, ogni piazza è più bella senza auto, ma, anche se non conosco i fatti, comincerei la pedonalizzazione da piazza Kennedy in là, verso il centro storico".
Il progetto è nato grazie all’idea di Marcello Landi, Nino Carnoli, Giovanni Fanti, e il sostegno della Camera di commercio, di Ravenna Festival e quello organizzativo della Fondazione universitaria Flaminia.