Le sfide dal sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi: «La solidarietà prevalga sulla rabbia, solo così usciremo da questa lunga crisi»

Faenza | 31 Dicembre 2014 Blog Settesere
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Egregio direttore, quello che sta per chiudersi è un anno senza dubbio denso di avvenimenti significativi. Senza alcuna pretesa, di fare bilanci, credo possa essere utile ripercorrere alcuni di questi momenti per ricavarne spunti di riflessione.
Il 2014 è stato l’anno in cui l’abituale indagine del Sole24ore ha decretato il nostro territorio provinciale, quale provincia italiana nella quale si vive meglio, superando perfino territori come Trento e Bolzano, rinomati per l’efficienza dei servizi pubblici e per le risorse economiche a disposizione. Certo, sono classifiche da prendere con le molle. Ma nel pieno della peggiore crisi economica dal dopoguerra ad oggi, è un tenue raggio di luce che conferma come sia stata giusta la nostra scelta di non tagliare i servizi, anche a costo dell’impopolarità di noi sindaci quando siamo costretti a chiedere ai cittadini-contribuenti quelle risorse indispensabili che lo Stato centrale ci fa mancare sempre più pesantemente.
E’ stato l’anno delle elezioni regionali anticipate, e del crollo della partecipazione dei cittadini emiliano-romagnoli al voto. Uno shock che la dice lunga sul mancato obiettivo di riannodare i fili di fiducia tra i cittadini e la politica. Ma è stato anche l’anno del 70° anniversario della liberazione dal nazifascismo, in cui la sirena antiaerea fatta risuonare per l’occasione dal balcone di palazzo Manfredi ci ha ricordato che la fiducia e la speranza riconquistate con il sangue di chi ha combattuto, non sono solo le fondamenta del nostro Paese, ma l’unico modo per affrontare le difficoltà di oggi e di sempre.
Il 2014 è stato segnato dalle alluvioni di maggio e settembre. Ci siamo scoperti fragili e non del tutto preparati di fronte ai nuovi eventi meteorologici sempre più violenti e concentrati. Un monito per richiamare tutti gli enti alle proprie responsabilità, per vincere i lacci della burocrazia, mettendosi fin da subito al lavoro per il risarcimento dei danni, e per fare in modo che episodi del genere non abbiano mai più a ripetersi.
E’ stato però anche l’anno dell’inaugurazione della nuova piscina e dell’ampliamento della scuola primaria di secondo grado Strocchi con nuove aule e mensa, a vantaggio dei giovani e per la crescita dei nostri figli. Sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza di via Ravegnana e via Canal grande con l’introduzione di nuove piste ciclabili, ed è finalmente partito il cantiere del nuovo Pronto soccorso presso l’Ospedale.
E’ stato l’anno in cui hanno preso avvio due fondamentali processi di riforma, l’Unione dei Comuni della Romagna faentina e l’Ausl unica di Romagna che tracceranno il futuro istituzionale e sanitario di Faenza, riorganizzando, modernizzando, e superando vecchi e nuovi campanilismi.
E’ stato l’anno del completamento dei lavori di installazione di telecamere per la video-sorveglianza, della costituzione del tavolo per la sicurezza, della lotta alle ludopatie. Ma anche del green-go bus, la navetta elettrica di collegamento con il centro storico, e del piano sosta, riconosciuto a livello nazionale come esempio virtuoso di città «intelligente» che guarda al futuro.
In ogni caso, nonostante qualche segnale positivo come il calo del ricorso alla cassa integrazione, il 2014 è stato ancora un anno segnato dalle conseguenze - economiche e sociali - della crisi. A chi ha perso il lavoro, a chi non riesce a trovarlo, a chi, in ragione di questa situazione non riesce a guardare avanti e progettare il domani. A tutti loro deve essere rivolto il nostro pensiero e ogni  nostro sforzo.
E’ infine lecito chiedersi come sarà il 2015 che ci attende. Difficile dirlo, anche se credo ci sia finalmente spazio per un po’ di fondato ottimismo nell’attendersi segnali di ripresa sempre più robusti. Il mio primo auspicio è però un altro. E’ quello di una comunità faentina che nella quotidianità possa riscoprire sempre di più le ragioni della solidarietà reciproca, capace di prevalere sulla rabbia e sugli egoismi, sugli individualismi personali o di categoria. E’ questa la strada principale, forse l’unica, per rimanere uniti. Buon 2015 a tutti!

Giovanni Malpezzi
Sindaco di Faenza
 
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