Ausl unica: prove tecniche con le liste di attesa
Il primo tentativo di omogeneizzazione delle ex Aziende dell'Ausl, oggi confluite in un unico sistema, parte dalle liste di attesa. A spiegarlo è Gianbattista Spagnoli, direttore sanitario dell'Ausl Romagna, che ha tracciato un quadro della situazione, illustrando gli obiettivi futuri. Ad oggi le prestazioni critiche, oggetto di monitoraggio regionale, sono 45: 17 prime visite e 28 prestazioni diagnostiche. Per questo tipo di servizi l'Azienda dovrebbe garantire al 90% dei pazienti tempi di attesa entro gli standard regionali, ma dai dati forniti il percorso è ancora in salita, soprattutto per Ravenna. A livello locale, se si analizzano i dati di ottobre, su un totale di 44 prestazioni, solo 25 hanno un indice oltre il 90%, mentre negli altri distretti, sempre nello stesso periodo di riferimento, la situazione appare migliore: 32 su 40 a Forlì e Rimini, 33 su 43 a Cesena. Ravenna è l'unica ad avere 14 tipologie di prestazioni con indice di performance inferiore al 14%, il che significa, ad esempio, che per ottenere una visita al fondo oculare, si devono aspettare 268 giorni. Si scende a 135 per l'ortodonzia, mentre per una visita endocrinologica si attendono, in media, 122 giorni. Qui, però, vige un percorso di garanzia che offre un accesso alternativo presso privati accreditati a spese dell'Azienda. L'anno prossimo l'obiettivo sarà quello di estendere lo stesso modello a tutte le ex aziende della Regione. Sempre per l'anno prossimo si sta mettendo a punto un sistema di unificazione che riguarda anche la mancata presentazione alle visite. I tempi si allungheranno invece per l'istituzione di un Cup unico per tutta la Romagna, che sarà attivo non prima di un anno.