Finanza scova 140 lavoratori in nero. Maxi sanzione di 350 mila euro
La Guardia di Finanza di Ravenna ha scoperto 140 lavoratori irregolari che proponevano contratti, per conto di una primaria società nazionale operante nel settore dell’energia.
I ragazzi, appena maggiorenni, provenienti da diverse nazionalità, venivano a conoscenza dell’opportunità lavorativa offerta da una società ravennate attraverso inserzioni su vari siti internet, volantinaggio e pubblicità sui giornali, che proponeva prospettive sicure di lavoro nonché carriere da manager aziendali. Successivamente venivano contattati, sulla base di uno scarno curriculum, per un colloquio di lavoro durante il quale venivano proposte importanti opportunità di lavoro, assolutamente illusorie, unite a sostanziosi compensi.I giovani venivano poi impiegati, di fatto, nella vendita «porta a porta» e formati attraverso tecniche piuttosto singolari: musica da discoteca ad alto volume sin dalle prime ore del mattino, cori di incitamento di gruppo ed eventi motivazionali. Tutti entravano fra loro in una competizione legata ai risultati poiché il datore di lavoro, a fine giornata, compilava, per ciascuno di essi, una sorta di classifica di merito riportante graficamente il rendimento ed il numero di contratti sottoscritti da ognuno di loro.
Attraverso lo schermo giuridico del «contratto di collaborazione occasionale», l’azienda evitava di assumere il personale contravvenendo a tutti gli obblighi di legge in materia fiscale, previdenziale ed assistenziale. La Finanza ha, quindi, contestatol'illecito amministrativo nei confronti del datore di lavoro per aver impiegato manodopera in nero ed irregolare. Gli è stata contestata la cosiddetta maxi sanzione amministrativa pari a circa 350.000 euro.