Sabato 25 ripartono i concerti al Caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo

Federico Savini
«Spesso la migliore musica che si produce in Italia è quella che si muove al di sotto della grande visibilità del mainstream ma sopra i canali dell’underground. I migliori musicisti e i cantautori più originali frequentano questa zona d’ombra, ricolma di un talento che è doveroso valorizzare e far conoscere al pubblico». Dice bene Giovanni Bagnari, che insieme ai ragazzi di Relive eventi e al titolare Daniele Bavagnoli, è il direttore artistico del Caffè Centrale di Villanova di Bagnacavallo, la cui rassegna Live&More riparte, per l’ottavo anno, sabato 25 ottobre. E bisogna ammettere che la linea del locale è stata veramente unica, negli anni, sul nostro territorio, arrivando a far esibire anche artisti poi consacrati sul palco di Sanremo, come Paolo Simoni e Renzo Rubino, che negli ultimi anni all’Ariston ha primeggiato tra i giovani e poi raccolto un inatteso terzo posto.
Il Caffè Centrale torna quindi a proporre concerti a cadenza quindicinale, raccogliendo il meglio della nuova canzone d’autore e i side-project dei migliori turnisti dello Stivale, molti dei quali sono romagnoli. Gente che ha suonato anche con Zucchero e Paolo Conte, per capirci, come il sassofonista James Thompson che sabato 25 aprirà la rassegna all’insegna di una musica dal forte carattere «black». In apertura, ogni sera sul palco del Caffè Centrale si esibirà una band promettente del nostro territorio, a completare il quadro di una direzione artistica poliedrica, che negli anni ha avuto il merito non solo di valorizzare in provincia (con il giusto corrispettivo economico) ottime realtà musicali, ma anche di proporle senza snobismi di sorta, in una cornice informale e con tanto di feste e dj-set a seguire. Anche per questo Live&More è una rassegna che raccoglie numeri sponsor anche in tempi di crisi e viene patrocinata dal Comune di Bagnacavallo.
Sul fronte delle «Cove d’autore» cui sarà il rock dei Me Quick di Devis Tagliaferri e Fabrizio Tarroni (8 novembre), poi il ritorno della Cd Band del lughese Claudio Dirani dei Modà (6 dicembre), il roots-rock americani dei ravennati Hernandez e Sampedro (27 dicembre), il reggae degli Steppin’ Razor (10 gennaio), la bravissima vocalist Stefania Martin (24 gennaio), la Sesto Senso Music Band di Dario Bonetti, figlio di Vittorio (7 febbraio), il soul-funk di Sara Zaccarelli (14 marzo) e il rock anni ’70-’80 ei Mr Freedom (11 aprile).
Molto intrigante, come sempre, la selezione dei cantautori chiamati a Villanova, a cominciare da forlivese Giacomo Toni (22 novembre), uno dei più originali performer romagnoli, tra Conte e Jannacci, in grandissima crescita. Il 20 dicembre toccherà al pianista Nicola Peruch in duo prima col cantante-poeta di Ravenna Gianluca Viscuso e poi con la violinista Elena Majoni. Nell’anno nuovo, il 21 febbraio tornerà il faentino Mattia Zani, in arte Dulcamara, a presentare il suo nuovo album insieme al progetto Vinsanto di Bruno Orioli, mentre il 28 marzo ci saranno i Del Barrio con le loro raffinate contaminazioni di musiche sudamericane.