"Vetrine in Corso", così i negozi vuoti cambiano faccia
E’ iniziata a Faenza la presentazione di «Vetrine in Corso», progetto ideato dagli architetti Luigi Cicognani, Silvia Dal Prato e Andrea Montesi, accompagnati da un team di ragazzi neo laureati Michele Rambelli, Valentina Danielli, Laura Bulzaga, Camilla Placci e GianMarco Masotti.
Sono comparse due casette gialle nel centro storico: una sotto la torre nello spazio della ex Pro loco e una nell’ex tabacchi in piazza del Popolo di fianco al bar Rossini. Si tratta di una provocazione «Con Temporanea» per affrontare il tema delle vetrine sfitte del centro storico. Tante sono le energie presenti nel territorio, spiega l’arch. Dal Prato, ci piacerebbe che le casette gialle diventassero un segnale viaggiante per il nostro centro storico. Invece di vetrine chiuse ci piacerebbe che le casette potessero ospitare eventi culturali e sociali per due o tre settimane: dal laboratorio per bambini, a giovani che si vogliano mostrare alla città ad attività di quartiere che vogliano essere esposte e presentate.
A fronte delle paure dei proprietari di negozi sfitti riteniamo che il progetto potrebbe garantire una copertura assicurativa e allo stesso tempo migliorare la percezione dello spazio con la possibilità di entrare in occasione di eventi temporanei. L’adesione al progetto potrebbe mostrare una grossa apertura alla vita partecipativa della città con la valutazione eventuale di agevolazioni economiche offerte al proprietario del negozio.
Da pochi giorni si è aperta la mostra e già molte persone hanno manifestato un grosso interesse all’iniziativa, proponendo e chiedendo un proprio momento di esposizione e visibilità oltre a quanto in programma. Siamo molto contenti, continua l’architetto Silvia Dal Prato, speriamo veramente che il progetto possa continuare. In questo periodo storico è fondamentale mantenere viva la creatività e l’innovazione e crediamo che il nostro centro storico possa essere vetrina delle tante energie che ci sono. Gli ideatori del progetto ringraziano fin da ora tutte le persone che passano dalla casetta gialla e che sperano in una continuazione con l’auspicio che i vari proprietari dei negozi sfitti aderiscano all’iniziativa. Un’esperienza reale per la riqualificazione del centro storico e la visibilità di quelle energie creative che ci vivono attorno.