La giornata di mobilitazione promossa per lunedì 22 settembre dagli oppositori della Orte-Mestre “continua a nascondere ai cittadini il fatto che senza un nuovo collegamento diretto almeno tra Ravenna, Ferrara e il nord Italia la nostra economia e le imprese romagnole nei prossimi anni perderanno competitività e non offriranno nuovi posti di lavoro”, sottolinea il vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi da sempre sostenitore della nuova arteria.
“Il porto di Ravenna in particolare, non può affidarsi all’attuale Romea del tutto inadeguata e rischiosa e dovrà rinunciare a potenzialità di sviluppo straordinarie”
.Rivolgendosi a Legambiente Mingozzi si chiede “perché ai cittadini e agli abitanti delle frazioni che si affacciano sull’attuale Romea non si chieda cosa pensano della sua pericolosità e delle centinaia di incidenti che si verificano ogni anno. Perché non dite che la Romea non può essere allargata né ristrutturata, perché non dite che l’attuale E-45 è un colabrodo e non si può continuare con qualche rappezzo tutti i mesi? Perché non dite alle imprese che il costo dei trasporti (senza una nuova arteria) è destinato a lievitare ponendoli fuori mercato?. È una strada sbagliata la vostra opposizione all’E-55; continuare a dire che ci dobbiamo arrangiare con quello che abbiamo equivale a buttare via l’acqua con il bambino e significa girare le spalle al futuro dei nostri territori. Questa si che è una visione arretrata e senza coraggio! ”.