Dante 2021 stasera si sposta all'Alighieri con Paolo Poli e un'indagine su Dante

Ravenna | 11 Settembre 2014 Cultura
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La quarta edizione di Dante2021 continua, giovedì 11 settembre, con un denso programma che prende il via nel pomeriggio (alle 16) con la visita in forma di spettacolo ai luoghi danteschi della città, continua con le conversazioni nei Chiostri Francescani (in caso di maltempo si svolgeranno nella sala al primo piano) per concludersi in serata al Teatro Alighieri. La direzione del Festival e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che promuove la manifestazione hanno infatti deciso, a seguito delle non favorevoli previsioni meteorologiche nonché del probabile abbassamento delle temperature nelle ore serali, di trasferire al Teatro Alighieri gli spettacoli inizialmente previsti in Piazza del Popolo giovedì 11 e venerdì 12 settembre. La prestigiosa sede dell'Alighieri consentirà di garantire al pubblico il regolare svolgimento degli spettacoli ed agli artisti le migliori condizioni possibili. Alle 16 il primo appuntamento dell'intenso programma della seconda giornata 'intorno' a Dante sarà di fronte alla Tomba di Dante Alighieri da dove partirà "Dante e altri tesori" la visita in forma di spettacolo di e con Alessandro Libertini e Veronique Nah della Compagnia Piccoli Principi. Questa produzione originale, destinata a un pubblico di bambini e adulti, è un viaggio, una visita speciale ai luoghi danteschi di Ravenna: la suggestiva “zona del silenzio”, la tomba di Dante, il Quadrarco di Braccioforte e la Basilica di San Francesco. Un attore ed un’attrice, nei rispettivi ruoli del professore e dell’addetta all’accoglienza, guidano i visitatori attraverso un divertente itinerario che grazie agli stravaganti comportamenti dei due personaggi, trasforma rapidamente la visita in spettacolo. Tra un verso e l’altro del Sommo Poeta, si ha modo di apprendere, con ironia e leggerezza, notizie relative alla storia dei luoghi visitati. Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con l'Istituzione Biblioteca Classense e con il Centro Dantesco dei Frati minori conventuali di Ravenna, sarà replicato venerdì settembre 12 alle 11 e alle 16. Alle 17 sempre negli Antichi Chiostri Francescani gli accademici della Crusca provenienti da tutta Italia si riuniranno in tornata pubblica, sotto la presidenza del prof. Claudio Marazzini, per l'attribuzione del premio intitolato a Giovanni Nencioni (linguista e storico della lingua, presidente dell’Accademia dal 1973 al 2000), destinato a una tesi di dottorato sulla lingua italiana di un’università estera. Il premio è quest’anno assegnato a Francesco Crifò per la tesi di dottorato intitolata: “Sondaggi sulla lingua dei «Diarii» di Marin Sanudo (1496-1533)”, discussa presso la Universität des Saarlandes (Saarbrücken, Germania). Il pomeriggio proseguirà con "All'ombra delle piramidi" che vedrà protagonisti quattro studenti egiziani interpreti della Divina commedia, a testimonianza di quanto sia ancora oggi attuale e universale il messaggio del Sommo Poeta. L’evento è realizzato in collaborazione con il Premio di lettura dantesca “La selva, il monte, le stelle” di Loescher Editore e con l’Istituto Italiano di Cultura del Cairo diretto da Paolo Sabbatini. Guidati da Lucia Bonato, lettrice del Ministero degli Affari esteri, Shahed Gamil, Amr Abd el Hakim, Ahmed Mohamed Ali e Mohamed Khalafalla, dell’Università del Cairo e dell’Università al-Azhar, leggeranno e canteranno versi della Commedia. Lo scorso anno i ragazzi egiziani hanno partecipato alla seconda edizione del Premio indetto da Loescher Editore e hanno ricevuto la menzione d’onore nel corso del Salone del Libro di Torino. Si potrà apprezzare come Dante possa essere appassionato e appassionante ambasciatore della nostra lingua e della nostra letteratura e, soprattutto come, attraverso la sua poesia, si possa stimolare e realizzare un profondo contatto tra culture diverse. Sarà un modo per raccontare una straordinaria esperienza, di ragazzi che hanno risolto la sfida di affrontare le parole di Dante al secondo anno di studio della lingua italiana, aggiungendo musica e ritmi diversi, provando a recitare Dante in luoghi apparentemente impossibili, sulle rive del Nilo o davanti alle moschee, e trovando così nella poesia della Commedia una verità condivisa e quindi una vivacissima e originale interpretazione. Sarà presente il prof. Abdelrazek Fawky Eid, direttore dell'Ufficio Culturale e Scientifico dell'Ambasciata della Repubblica Araba d'Egitto in Italia e direttore del Dipartimento di italianistica dell'Università del Cairo. Nel corso dell’incontro sarà trasmesso un messaggio dello scrittore egiziano Alaa Al Aswany. Gli incontri del pomeriggio ai Chiostri saranno conclusi dall'intervento di Corrado Bologna (docente di Filologia e linguistica romanza, Università di Roma3) che avvicinerà il pubblico alla poesia d’amore di Dante attraverso la conversazione che, nel titolo, parafrasa (con un altro endecasillabo) l’emblema di questa edizione di Dante2021: Ragionare d’amore nella mente. Alle 21 aprirà la serata al Teatro Alighieri Paolo Poli che, con il sottile gioco della sua ironia, presenterà una serie di letture dantesche attorno al Conte Ugolino (Inferno XXXII-XXXIII). Dante che, come ha dichiarato il grande attore fiorentino, lo accompagna dall'infanzia e che in un epoca in cui lui stesso lamenta non c’è più tempo per leggere è una gran consolazione "a luglio e agosto dico a tutti che vado in Scandinavia e mi metto a letto con Dante Alighieri, con l’Ariosto e il Tasso. E in questa bella compagnia bella sto proprio bene». Seguirà Confessioni di una mente pericolosa: Dante Alighieri indagine di forma di spettacolo di Alberto Puoti, autore Rai che oggi firma il programma "Virus - il contagio delle idee" e in passato ha realizzato programmi, documentari e format originali per Giovanni Minoli: La Storia siamo noi, Dixit, Koinè, Il candidato. La vita di Dante Alighieri è un tema tanto affascinante quanto relativamente poco conosciuto. Poco conosciuto dagli storici, messi in difficoltà dalla scarsità di documenti. Poco conosciuto dai letterati,concentrati sulla bellezza e sulla complessità delle opere. Poco conosciuto dal grande pubblico, ingannato dalle sovrapposizioni tra Dante personaggio e Dante autore. Alberto Puoti ha viaggiato per i luoghi danteschi e ha intervistato studiosi di molteplici discipline per servizi, reportage e documentari sul Poeta. Ne sono nate, su commissione del festival ravennate Dante2021, queste Confessioni di una mente pericolosa che debuttano domani. Sono così in scena, attraverso gli attori Alessandra Bedino e Amerigo Fontani, via via personaggi storici come Giovanni Boccaccio e Leonardo Bruni, il notaio Pietro Giardini, amico del Poeta, il condottiero dei Guelfi Vieri de’ Cerchi, e poi studiosi recenti e meno recenti dell’opera di Dante: da Luigi Valli a Fabio Frassetto, da Maurizio Fiorilla a Andrea Mazzucchi, da Paolo Trovato a Marco Santagata, da Mirko Tavoni a Maria Pia Pozzato, da Monica Donato a Dan Brown e Eugenio Montale e molti altri. Gli interventi si intrecciano, con un interessante effetto prospettico, con citazioni dalle opere di Dante e lo sviluppo narrativo è accompagnato, in un meditato dialogo, dagli interventi al pianoforte di Arturo Stàlteri. Il testo è pubblicato da Longo Editore di Ravenna in un’edizione a tiratura limitata. Tra suono e silenzio è il titolo del concerto di Arturo Stàlteri (pianoforte) con Federica Torbidoni (flauto) che concluderà la serata presentando in apertura la composizione originale, creata per il Festival, Di Dante, il primo sogno. Nell'occasione Stalteri presenterà in anteprima anche The instrumental Centro di Gravità Permanente tratto dall'album 'In Sete Altere' (in uscita il 22 settembre) omaggio alla grande musica di Franco Battiato, artista con cui collabora da moltissimi anni.
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