Roberto Vecchioni a Ravenna venerdì 12 per Dante 2021

Era il 1975 quando Roberto Vecchioni pubblicava la canzone «Alighieri» dove parlava dell'amore per Adriana - la protagonista della sua canzone più famosa Luci a San Siro -, ma il titolo della canzone nasce dagli ultimi versi dove il cantante milanese parlava dei canti XV, XVI, e XVII del Paradiso. Cantava infatti «E da Firenze il discorso si espande a tutto il mondo: diventa universale. Ed è qui che l'Alighieri troneggia, in un crescendo di malinconia e passione che definirei come... che definirei quasi... che definirei come...». Ma non è solo Vecchioni a citare Dante tra i cantautori moderni: c'è De Andrè ne Il Ballo in maschera, Antonello Venditti in Compagno di scuola, Jovanotti in Serenata Rap e ancora Angelo Branduardi in Infinitamente piccolo. Proprio questo sarà l'argomento dell'incontro dell'ultima giornata della rassegna Dante 2021. Venerdì 12, alle 17.30, nei chiostri francescani,  il giornalista Ranieri Polese del Corriere della sera, il linguista Lorenzo Coveri (Università di Genova) e il professore-cantautore Roberto Vecchioni dialogheranno su «Dante nelle canzoni (e nelle canzonette)»
Dante 2021 è la manifestazione promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, il cui percorso punta alle celebrazioni per il settimo centenario della morte del padre della lingua italiana. Tema di quest'anno l’incipit della canzone Amor che nella mente mi ragiona, un verso che rappresenta non solo la poesia di Dante, ma anche il pensiero dantesco più profondo. Come sottolinea il direttore artistico De Martino «Amor che nella mente mi ragiona ci permette di affrontare un grande arco tematico nell’intreccio essenziale della poesia di Dante: tra amore, via via incrementato fino alla caritas universale, e ragione, in un quadro che si sostanzia nell’esperienza autobiografica, ben arricchita dall’amicizia, e, soprattutto, nell’impegno dell’“alta fantasia”, cioè della scrittura. Nel programma, guidati da questo denso endecasillabo, ci rivolgeremo dunque, con amore, ai molteplici aspetti della figura e dell’opera di Dante, contando su significative e calorose collaborazioni».
In serata, alle 21, in piazza del Popolo, si conclude il festival con l'assegnazione del Premio Musica e parole 2014 a Roberto Vecchioni, che insieme al chitarrista Massimo Germini riproporrà alcuni dei suoi successi, mentre il Premio Dante-Ravenna sarà assegnato a uno dei maggiori poeti italiani, Valerio Magrelli, docente di Letteratura francese all’Università di Cassino, che racconterà del suo rapporto con la poesia dantesca e leggerà alcune sue poesie dedicate a Dante. La serata si chiuderà con l'esibizione dei trenta elementi della Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Loro Ciuffenna diretta da Orio Odori, che ha saputo rinnovare con originalità il repertorio bandistico attraverso l’incontro con forme musicali diverse, trasformando la Filarmonica (fiati e percussioni) di un paese di 5000 abitanti in provincia di Arezzo in un innovativo laboratorio con musicisti di tutte le età. Non mancherà, anche in questo caso, un momento “dantesco”.
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