Da venerdì 12 la sagra delle Erbe Palustri a Villanova di Bagnacavallo

E’ un compleanno importante il trentesimo della sagra delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo, che arriva da venerdì 12 a lunedì 15 per far riscoprire le tradizioni più antiche della civiltà contadina di Romagna e del rapporto fra i nostri antenati e le zone umide con cui hanno convissuto per secoli. E’ importante perché trent’anni di questa festa suggellano in qualche modo un progetto che va ben al di là della sagra, con un Ecomuseo oggi modernissimo e un etnoparco delle capanne che sono autentici scrigni della memoria, determinanti per dare fondamento e continuità al lavoro dell'associazione culturale Civiltà delle Erbe palustri, che oltre a tramandare la tradizione, propizia da anni veri e propri modelli di vita sostenibili e impermeabili alle mode effimere (si diceva appunto che la sagra compie trent’anni, mica bruscolini).
La festa dunque, vetrina dell’associazione e momento culminante della vita del paese, porterà come sempre a Villanova gli artigiani villanovesi del Cantiere Aperto e intrecciatori d’erbe provenienti da varie zone d’Italia e dalla Spagna. Oltre ai lavorazione delle fibre vegetali, sarà possibile riscoprire gli antichi mestieri rurali e gli artigiani della terracotta, del mosaico, del legno e del ferro battuto.
Molti gli eventi in programma, a cominciare dai convegni: venerdì 12 all’Ecomuseo «Paesaggi d'acque, cultura alimentare e artigiana - Pratiche comunitarie a confronto» e il giorno dopo «Infanzia e Adolescenza: beni comuni. The Summerhill school e i diritti naturali dei bambini». Nel fine settimana immancabili il mercato «La soffitta in piazza», gli intrattenimenti itineranti (dai burattini ai pony, dai balli popolari della Bânda de' Grel all’energia dei Musicanti di San Crispino), così come per l’intera durata della sagra sarà attiva all’Ecomuseo (come già dall’anno scorso) la Vecchia Osteria della Bassa Romagna.
Sette le mostre allestite per questo trentennale: «Romagna XX secolo, il filo della memoria» e «Saluti da Villanova» del laboratorio di fotografia Il Forno; «Il tappezziere del cielo» di Lucertola Ludens e Legambiente Circolo Matelda; «Architettura viva» di Luca Bedini; «In testa al mondo», «Il museo della scuola» e «Storia del ponte di Villanova», direttamente curate dalla Civiltà delle Erbe Palustri. Gli spettacoli serali ospiteranno il gruppo Corelli di Fusignano con «Il fascino dell'operetta» (venerdì 12), l'orchestra del maestro Vallicelli con Tiziano Gatta in «Romanze e musica italiana» (sabato 13), Sgabanaza con Cassio Babini in «Sorrisi e Canzoni» (domenica 14) e la Compagnia de' Bosch di Gambettola con due farse.
Infine, due serate con cene conviviali a tema (prenotazione 0545/47122): venerdì 12 «La Bandega di capèn» con al centro il furmai murbi, prodotto esclusivo delle terre del Lamone sparito dalle tavole locali. Menù a 20 euro, a cura di Slow Food. Lunedì 15 tocca invece a «Dal mare alle capanne», serata del pesce nostrano a 25 euro.
Info www.ecomuseoerbepalustri.it.