Beach tennis, un gran Mondiale che Cervia vorrebbe ripetere
Il Campionato del Mondo di beach tennis disputato a Cervia (e coinciso con il decimo anno di vita del torneo) si è risolto con uno spettacolare successo tecnico e di pubblico.
Sei giorni di gare (cinque programmati, più l’imprevista, ma apprezzatissima appendice del lunedì, causata dal maltempo della domenica), 22 nazioni in festa, 250 atleti e atlete, arbitri, dirigenti Itf apparsi molto soddisfatti della scelta di mantenere in Romagna la massima competizione di questo giovane sport.
Dopo i due giorni di qualificazioni (niente da fare per coppie storiche del nostro beach come Bianchedi-Chirico e Marino-Ridolfi, che comunque hanno dato lustro al Mondiale con la loro partecipazione) si è giunti alla definizione dei due tabelloni.
In campo maschile si è assistito alla marcia trionfale dei campioni del mondo 2013 - il 34enne Alessandro Calbucci e il 30enne Marco Garavini, trasferitosi 4 anni fa a Roma - che si sono riconfermati facendo percorso netto senza perdere neanche un set e dimostrando di aver spinto questo sport oltre nuovi limiti atletici e tecnici.
Calbucci, giocatore essenziale e asciutto, dai colpi velenosi simili a sentenze; Garavini zucchero per le platee, con elevazioni e spostamenti felini. Un’intesa sportiva perfetta, fra due personalità peraltro molto diverse, capaci di diventare un’unica macchina da vittorie (quest’anno anche il titolo italiano e molto altro). Per entrambi è il terzo titolo mondiale. Per Garavini la quarta vittoria a Cervia.
Nella straboccante folla del Centrale del bagno Delfino hanno regolato in due set e in due… giorni l’altro ravennate Meliconi e il pugliese Cramarossa. La finale, infatti, interrotta la domenica sul 2-2 del primo set, è stata ripresa il pomeriggio successivo (con altrettanto pubblico) e risolta sul 7-5 del combattuto primo set da un perentorio giro al servizio di Calbucci. Più netta l’affermazione nel secondo set (6-2), con gli avversari divenuti fallosi nel tentativo di forzare le giocate.
Semifinali per Marighella - Strano e per Cappelletti - Carli, coppie piuttosto continue ai vertici, ma quest’anno ancora a caccia di un acuto significativo.
Ancora sottotono le coppie straniere: il brasiliano Font, abbinato al ravennate Mingozzi, è stato costretto al ritiro al primo turno dall’infortunio (stiramento inguinale) di quest’ultimo. I quotati brasiliani Santos e Ferreira sono usciti ai quarti per mano dei cesenati Casadei e Antonelli. La russo-giapponese Nanava - Yamamoto è uscita dopo un match combattuto con i positivi Barbieri - Faccini. Buon comportamento per l’altro ravennate Maldini (con il romano Petrucci) che sono andati vicini al colpaccio agli ottavi con Meliconi - Cramarossa.
Fra le donne si è confermata iridata la giovane imolese Sofia Cimatti, accompagnata per l’occasione dalla ravennate Bacchetta (per la città bizantina 3 vincitori su 4 e 6 finalisti su 8: il dominio continua). Le due hanno superato in tre set l’altra coppia giallorossa con le 21enni Camilla Ponti (finalista anche lo scorso anno con Gadoni) e Martina Corbara. Semifinale per le brave gemelle francesi di Reunion Mathilde e Marie Eve Hoarau e per la ferrarese Battistella con la grossetana Zanaboni. Clamoroso forfait della testa di serie numero 1, la coppia brasiliana Cortez - Barijan si è ritirata nel primo set degli ottavi di finale per un diverbio intercorso fra le due ragazze, che perderanno così il primo posto nel ranking mondiale. Anche la venezuelana Diaz (con la lughese Curzi) ha raggiunto i quarti.
Notevoli gli aspetti di contorno (schermo elettronico sul campo con possibilità di twittare messaggi, sfilata delle bandiere, animazione musicale) che hanno soddisfatto le delegazioni straniere e indotto l’assessore Grandu a riconfermare l’impegno della municipalità per il 2015 (sarà ancora una Cervia «Mondiale»?)
Marco Ortolani