Ravenna Jazz dal 3 maggio, con Al Di Meola, Bollani, Raiz e Gurtu

Undici giorni di musica per Ravenna jazz, il festival ravennate considerato uno dei più longevi d’Italia con i suoi 41 anni di età: dal 3 al 13 maggio infatti saranno 11 i concerti nei luoghi più tradizionali, a cui si aggiungono un workshop sul beatbox (capacità e pratica di imitare tutti i suoni della batteria e di altri strumenti con la voce ndr) con Napoleon Maddox, e altri undici Aperitifs in diversi locali della città.
Come spiega Antonio Gioiellieri, presidente di Jazznet, che cura la manifestazione, «il festival vuole promuovere il jazz come forma d’arte» e saranno tanti i nomi importanti schierati per questa edizione. Ad aprire sabato 3 maggio al Teatro Alighieri «Spellbound. World of trumpets», una produzione originale che vede insieme Trilok Gurtu e la sua band con ospite speciale Enrico Rava. Ma il jazz si può coniugare anche in forme inconsuete come il concerto di Al Di Meola «Plays Beatles and more», omaggio al famoso gruppo londinese.
Lunedì 5 appuntamento in piazza del popolo con «Pazzi di jazz», omaggio a Cole Porter che coinvolgerà centinaia di giovani musicisti che hanno partecipato all’omonimo progetto con Ambrogio Sparagna, Paolo Fresu e il direttore d'orchestra TommasoVittorini. Il progetto ha coinvolto otto scuole ravennati – liceo classico, artistico e scientifico, Istituto agrario, scuole medie Don  Minzoni, Ricci Muratori e Montanari e l'elementare Mordani – avvicinando duecento giovani al jazz
Il festival si sposta a Lido Adriano martedì 6 con «Dago red» con Raiz, cantante degli Almamegretta e Fausto Mesolella, chitarra degli Avion Travel. Si torna a Ravenna al Mama’s club con due giovani virtuosi come Luca Aquino e Carmine Ioanna in «Aqustico». Giovedì 8 al Teatro Sociale di Piangipane invece concerto di Vincent Peirani, considerato l’erede di Richard Galliano, insieme allo svedese Ulf Wakenius. Ci sarà un vero e proprio duello di chitarre con Luigi Tessarollo e Roberto Taufic in «Paintings with strings», con sonorità latino-mediterranee, di nuovo al Mama’s.
Sabato 10, al Teatro Alighieri il pianista Stefano Bollani sarà in duo con l’estroverso Antonello Salis. I ritmi concitati del beatbox declinati al jazz saranno i protagonisti di domenica 11: al Cisim arriveranno gli IsWhat?! di Napoleon Maddox. Mentre lunedì 12 al Teatro Socjale concerto del sassofonista Raffaele Casarano, il bassista Marco Bardoscia e il vocalist Boris Savoldelli, impegnati in una futuristica rielaborazione del mitico The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd. Gran finale all’Alighieri martedì 13 con Paolo Fresu che reinterpreta Miles Davis. A dar man forte a Fresu con il lavoro solistico ci sarà il pianista Uri Caine, suo partner ormai storico, mentre alle loro spalle sarà schierata la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra, diretta da Mario Corvini.
Ravenna jazz ripropone poi la collaborazione con alcuni locali del centro storico che ospiteranno alle 18.30 degli aperitivi accompagnati dalla musica di alcuni musicisti.
 
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