Forum immigrati, calano le domande per badanti e colf

Faenza | 29 Marzo 2014 Cronaca
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Stranieri e mondo del lavoro, la crisi non abbatte la tradizionale distinzione tra impieghi da immigrati (stagionali in agricoltura, cura della persona, edilizia) e da italiani. Mentre sono tanti gli stranieri che decidono di mettersi in proprio. Queste alcune delle considerazioni che emergono dall’analisi sui dati occupazionali sul lavoro stranieri a Faenza che verranno discussi sabato 29 marzo alla Galleria Molinella (ore 15.30) in occasione del secondo Forum comunale sull’Immigrazione proprio sul mondo del lavoro. «Da sempre abbiamo pensato al forum come un'occasione per dar voce agli stranieri e riflettere insieme su temi utili alla città – spiega Cyriaque Onomo, della Consulta degli stranieri che assieme al Comune, Centro Stranieri, Anolf e altri ha organizzato l'iniziativa -. Abbiamo iniziato con la scuola, ora il lavoro che abbiamo voluto vedere anche come occasione d'integrazione».
I disoccupati stranieri alla fine del 2012 a Faenza erano circa 1350, il 12,9% dei 10.483 registrati in provincia, in netto aumento rispetto ai 7800 del 2009. «Come ovunque in Italia, anche a Faenza – spiega Elisa Fiorani della Cisl, che introdurrà l'argomento a nome dei tre sindacati  - sono stati i più colpiti dalla crisi, anche se c’è stato un lieve aumento di contratti a tempo indeterminato per ragioni legislative. Ma questo in genere non ha significato un aumento del reddito, perché in molti casi sono aumentati i contratti a tempo parziale». A differenza del mercato del lavoro italiano poi non c’è una grossa differenza di genere: gli uomini disoccupati sono il 46,7% del totale. E questo è indice di una particolare conformazione degli impieghi più richiesti anch’essa in costante evoluzione, spiega Fiorani: «Le donne straniere sono impiegate soprattutto nel settore della cura alla persona che fino a qualche anno fa era richiestissimo. Ora, invece, le assunzioni per il servizio domestico si sono quasi azzerate e quelle per l’assistenza familiare (badanti o babysitter) sono comunque in crisi, probabilmente a causa del crisi occupazionale che ha costretto anche molti italiani  ad una riduzione d’orario (con conseguente perdita di reddito) o alla disoccupazione». In generale, invece, sul territorio la richiesta di lavoro del settore agricolo stagionale regge («Il numero degli occupati è rimasto abbastanza stabile, mentre si è ridotta la richiesta di giornate e ore a stagione per il singolo lavoratore», racconta Fiorani), mentre è in crisi quello del commercio e dei servizi e si è azzerata la capacità d’assorbire dipendenti del settore edile.
«L’aspetto più preoccupante di tutti - osserva Fiorani - è che il 62% degli stranieri è assunto per mansioni non qualificate, spesso in comparti a forte stagionalità, e questo dato è in aumento rispetto a qualche anno fa (quando non c’era la crisi), nonostante notoriamente gli stranieri siano in genere sovraistruiti per il lavoro che svolgono. Nonostante sia diminuita l’occupazione anche per gli italiani, quindi, esiste un’intangibile ma rigida divisione tra i “mestieri da stranieri” e quelli “da italiani”. E questo è terribile sotto il profilo della coesione soviale». Faenza è comunque, assieme a Cervia e Ravenna tra i comuni più ricettivi dal punto di vista della manodopera straniera. E sono tanti anche gli imprenditori: alla fine del 2012 erano 3.857 in provincia (soprattutto nel settore del commercio e delle costruzioni), in costante aumento dall’inizio del 2000 ad oggi.  Non sempre però si tratta di un dato positivo: «Spesso aprire un’azienda è l’unica alternativa alla disoccupazione, si condividono le spese, ma il reddito non raggiunge il minimo per la sopravvivenza». (Daniela Verlicchi)

SABATO 29 IL FORUM
«Iperconfronti» alla galleria Molinella. S'intitola proprio così il Forum sull'Immigrazione in programma sabato 29 marzo a partire dalle 15.30. Dopo i saluti del sindaco Giovanni Malpezzi e dei rappresentanti della Consulta dei cittadini stranieri, ci sarà una testimonianza dell’attore e mediatore culturale Mohamed Ba e poi interverrà Elisa Fiorani che farà un quadro della situazione occupazionale nella zona di Faenza a nome di Cgil Cisl e Uil. A seguire una tavola rotonda moderata dall’assessore alle Politiche sociali Antonio Bandini, con imprenditori italiani (Jader Dardi, Giovanni Tampieri), Rachid Lukili, imprenditore edile straniero, un’operatrice socio sanitaria Maria Lazari e Tamara Rossi, dipendente italiana di una ditta cinese.  Le conclusioni saranno affidate a Omar Giama.
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