Putin permettendo l’Italia è decisa ad incrementare il flusso turistico dei russi verso la Penisola. E per promuovere le nostre località ed i nostri pacchetti turistici non c’è occasione più ghiotta del MITT (
MITT - Moscow International Travel and Tourism Exhibition), la fiera internazionale del turismo che ogni anno, a marzo, si tiene nella capitale Russa. La concorrenza tra tour operator è spietata e sono in molti che desiderano portare i russi a casa propria e distoglierli da quello che per loro è da sempre il vero amore occidentale: l’Italia.
Il 2014 è l'anno dello scambio culturale tra il Bel Paese e la madre Russia, come ha spiegato il ministro russo della cultura Alla Manilova: “Obiettivo dell'accordo è rafforzare le relazioni culturali, un aumento dell'interesse reciproco tra le due nazioni e l'apertura di nuovi itinerari turistici".
I russi amano molto l'Emilia Romagna, nel 2013 oltre un milione di cittadini della Federazione ha affollato la Riviera Romagnola e nei giorni scorsi, una quarantina di buyer russi, ha incontrato una delegazioni di 25 operatori turistici emiliano-romagnoli con l’idea di non limitare le visite alle mete classiche: Venezia, Roma, Firenze e la Riviera da una parte e Mosca e San Pietroburgo dall'altra, ma portare i visitatori nei borghi più belli d'Italia e nelle sconosciute località lungo il Volga. La crescita del turismo russo in Italia è in continua crescita e promette, o forse prometteva, una crescita annua tra l'8 e il 10%.
Le sanzioni previste a causa delle vicende che hanno visto il passaggio della Crimea, dall’Ucraina alla “madrepatria” russa, rischiano di penalizzare il flusso turistico dei russi verso l’Italia e la nostra riviera in particolare, non tanto per i divieti che Putin non si sogna neppure lontanamente di imporre, ma perché il rublo si è già svalutato del 25% su euro e dollaro.
Così potrebbero essere vanificati gli sforzi dei nostri tour operator che nello stand della Regione, coordinato da APT, dal 19 al 22 marzo hanno cercato di incrementare il numero degli arrivi che già nel 2013 era oltre il milione e 200mila presenze.
Alle “operazioni” del MITT erano presenti l’assessore al turismo dell’Emilia-Romagna Maurizio Melucci, il direttore ENIT Andrea Babbi, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Sul battello in cui si è svolta la serata di gala erano presenti i mosaici dell’artista ravennate Marco Bravura. Nella delegazione, tra gli altri, anche il ravennate Franco Montanari, esperto di marketing turistico che informa come un calo di turisti dalla Russia, tra il 20 ed il 40%, sia avvenuto già da febbraio: “Vi è una minor disponibilità da parte della classe media russa di affrontare i costi di un soggiorno all’estero”. Per Montanari una carta da spendere è quella del turismo attratto dal made in Italy: “Non a caso sono molti i turisti dell’Est, russi in particolare, che affollano i mercati all’ingrosso e gli outlet. Un turismo, spesso fuori stagione che incrementa le presenze e le esportazioni di prodotti italiani”.
Forti preoccupazioni per l’estate sono state espresse dai presenti al MITT. “Difficile fare previsioni – commenta Montanari – tutto dipende dall’andamento del rublo, legato a fatti di politica internazionale”.
Ma non sembrano così preoccupati i russi e nella serata di venerdì 21 marzo hanno fatto esplodere il cielo di Mosca con migliaia di fuochi pirotecnici per festeggiare l’ingresso della Crimea nella Federazione Russa lasciando di stucco tutti i partecipanti alla fiera, in un primo tempo preoccupati dai botti.