Sicurezza: crescono i furti, 60 le telecamere in città

Faenza | 21 Febbraio 2014 Cronaca
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La percezione e per certi versi anche la mancanza di sicurezza urbana sta diventando un nodo centrale nel dibattito e nella quotidianità anche faentina. Per rendersene conto, oltre alle cronache riportate sugli organi di informazione, basta dare un’occhiata sui principali social network nei quali non c’è giorno in cui cittadini allarmati e preoccupati postano esperienze di furti, intrusioni, tentati scippi, assalti a banche e agli sportelli bancomat, atti vandalici e risse. Quello che appare è quasi un vero e proprio bollettino di guerra. Ma tra percezione collettiva e oggettività dei dati non tutto è così limpido come sembra.

Crescono i furti di bici
Tra i fenomeni che non aiutano a rasserenare gli animi e le notti dei faentini c’è anche l’escalation di furti nei negozi (in alcuni casi se ne sono registrati tre nel giro di pochi mesi), garage e nelle rimesse private di bici e mountain bike, anche di grande valore. I furti denunciati alla Pm manfreda nel 2013 sfiorano le 140 ed il trend di questo inizio anno sembra rimanere su questi binari. «Un fatto nuovo questo del furto di bici di valore - spiega il comandante della Pm, Paolo Ravaioli - che però registriamo a livello non solo romagnolo ma nazionale e che è esploso negli ultimi due anni. Stando alle nostre analisi è chiaro che si sta parlando di professionisti».

Cosa si fa per il controllo
«Pur consapevoli delle risorse sempre calanti, nel 2013 per la gestione ordinaria e straordinaria dei servizi e dell’attività della Pm abbiamo avuto a disposizione 380mila euro di cui 200mila sono andati per pagare i servizi postali, e delle forze umane che disponiamo, nel 2014 sono 44 mentre nel 2004 erano 52, stiamo cercando di mantenere gli stessi livelli di controllo. L’attività di prevenzione con pattuglie - sottolinea il comandante Ravaioli - riusciamo a mantenerla su tre turni (7-13, 13-19 e 19-01) ma non senza difficoltà. Tra i servizi aggiuntivi che ci vedono attivi sul territorio - aggiunge - c’è anche quello del pattugliamento saltuario davanti alle scuole. In questo modo i fatti di bullismo che si sono registrati nei mesi precedenti all’entrata in funzione del servizio sono stati azzerati».

Sessanta occhi digitali sulla città
L’amministrazione comunale, in sinergia con le forze dell’ordine, per dotarsi di strumenti efficaci di prevenzione dal 2007 ha messo in campo il progetto della videosorveglianza. Una tecnologia che entro primavera vedrà entrare in funzione altre venti telecamere. Negli ultimi sei anni a Faenza sono state installate trentasei telecamere per un investimento complessivo di 400mila euro. Occhi digitali collegati a due centrali operative (Polizia dello Stato e Polizia municipale, per i carabinieri potrebbe essere il 2014 l’anno del cablaggio) che mantengono sotto stretta osservazione l’intero centro storico e alcune dei luoghi sensibili come le stazioni. Con l’intervento che prenderà il via entro poche settimane verranno installate sei telecamere in via Cavour (al sistema se ne aggiungeranno altre tre posizionate dal rione Verde, dal Pd e da un privato cittadino), via Torricelli e corso Saffi. Inoltre verranno posizionate tre varchi per la lettura targhe alla rotonda sulla forlivese, sulla rotonda del cavalcavia ferroviario e sulla rotonda vicino al centro commerciale «la Filanda». In tutto verranno spesi 150mila euro (il 40% finanziato dalla Regione).

Convegno sulla videosorveglianza
Mercoledì 26 febbraio dalle 9.30, in sala Bigari, l’Associazione nazionale funzionari di Polizia organizza un convegno dedicato al tema «Videosorveglianza e sicurezza integrata: esperienze e prospettive». Nel corso dell’iniziativa, oltre a presentare i risultati e gli effetti positivi ottenuti grazie all’utilizzo di questa tecnologia, saranno presentati la «Carta per un utilizzo democratico della videosorveglianza» ed il volume «Cittadini, città e videosorveglianza», pubblicati dal Forum europeo per la sicurezza urbana.

Riccardo Isola
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