Giuseppe Tagliavini candidato all'oscar
«Tanto vincerà Gravity». Giuseppe Tagliavini forse è solo scaramantico, ma comunque vada a finire, la nomination all'Oscar per gli effetti speciali de «Lo Hobbit - La desolazione di Smaug», che lo vedono coinvolto, non è cosa che capiti tutti i giorni. Il mago ravennate degli effetti speciali è oggi in corsa per la statuetta, insieme alla neozelandese Weta Digital con cui lavora, e per quanto per lui non sia una novità (vedi i precedenti di Avatar e Inception, quando ancora lavorava a Londra) è un nuovo grande riconoscimento. Per di più, il 38enne ravennate è stato nomitato - strictu sensu, questa volta proprio col suo nome - anche ai prestigiosi premi di settore Ves (Visual Effects Society), tra i migliori supervisionatori del processo di «compositing», la tecnica che permette di accostare senza frizioni il girato «reale» con le animazioni digitali. Per sapere come andrà ai Ves bisognerà attendere il 12 febbraio, per gli oscar il 2 marzo.