Il sindaco Matteucci: "L'ambizione di Ravenna2019 dentro una crisi drammatica"
Signor direttore, in altro anno sta per finire ed è tempo di bilanci per la nostra comunità.
Chiudiamo un 2013 ancora sotto il peso della crisi economica, con una bella notizia per tutta la città: l’ingresso di Ravenna nella rosa delle finaliste aspiranti al titolo di Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Da quattro anni siamo impegnati per raggiungere questo obiettivo ambizioso. Questo è un primo risultato importante, che testimonia la serietà del nostro lavoro.
I prossimi mesi saranno cruciali: nel 2014 la Commissione dovrà decidere quale delle città finaliste potrà fregiarsi del titolo di Capitale. Ravenna ha le carte in regola per farcela.
Adesso che siamo arrivati al rush finale c’è bisogno dell’impegno di tutti se vogliamo cogliere questa preziosa opportunità.
C’è un versante molto importante sul quale abbiamo lavorato nel 2013 e sul quale continueremo ad impegnarci anche nel 2014: ridurre le tasse ai cittadini.
Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti abbiamo fatto la scelta di non applicare la Tares e mantenere la Tia. Questo comporterà risparmi per le famiglie ma soprattutto per le imprese.
Abbiamo istituito un fondo per restituire parte dell’Imu pagata per le case date in comodato gratuito ai figli e/o ai genitori.
Sempre sul versante tasse: questo scorcio di fine anno ci vede impegnati in un’altra importantissima battaglia: quella per fare modificare il decreto del 30 novembre che, dopo avere abolito l’Imu per la prima casa, la reintroduce sia pure sottoforma di una tantum da pagare nel gennaio 2014. La battaglia portata avanti in questi giorni in prima persona da me e da alcuni Sindaci della Romagna e che è stata fatta propria dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani, ha portato ad un primo risultato: stata rinviata a gennaio la discussione parlamentare sulla conversione in Legge del Decreto del 30 novembre sull’Imu.
La nostra posizione è semplice. Con il decreto del 30 novembre il Governo ha tradito gli impegni. Anche il Parlamento tradirebbe se convertisse il decreto cosi com’è. I cittadini che amministriamo non devono pagare di tasca loro il tradimento del Governo.
Noi proponiamo una tassa sul gioco d’azzardo. Il settore del gioco d’azzardo fatturava, nel 2011, 80 miliardi. Dal 2004 l’aliquota del prelievo fiscale è incredibilmente calata del 200 per cento.
La nostra proposta è ragionevole. Non molliamo, continueremo la nostra battaglia con più forza. L’impegno del Comune per ridurre le tasse continuerà anche nell’anno che verrà.
Nel 2014 ridurremo l’Irpef per dare una mano ai pensionati e ai lavoratori. E sempre per il 2014 è sul tappeto la semplificazione di alcune procedure degli Uffici Urbanistica ed edilizia che renderò nota nei prossimi giorni:
semplificare la burocrazia è insieme alla riduzione delle tasse essenziale per aiutare le nostre imprese.
Concludo questo mio intervento facendo gli auguri ai ravennati: spero che trascorriate il Natale in serenità.
Per il 2014 parafraso le parole di un grande uomo che la scorsa estate ci ha lasciato, il Cardinal Tonini: auguro a tutti di avere un pezzo di pane, volersi bene e la coscienza pulita.
*Sindaco di Ravenna