Life Style Le Perle di Faenza, lavori ancora bloccati
Il cantiere del Life style village «Le Perle» sta affrontando un nuovo e rigido inverno senza che nulla di concreto si muova. Allo stato attuale, infatti, non sembra realistico, e l'impressione viene confermata anche dall'Amministrazione comunale manfreda, che i lavori in via Bisaura possano prendere il via se non prima di metà o addirittura fine gennaio. Il tutto, tempo meteorologico permettendo. Questo di fatto porta ad un evidente posticipo della data del taglio del nastro dell'area commerciale affacciata sull'autostrada. Un salto in avanti rispetto alle previsioni comunque difficile da quantificare. L'evento celebrativo, infatti, lo si era preventivato, ottimisticamente, per Pasqua 2014, ma ora, realisticamente, lo si sta portando a non prima dell'estate (inoltrata) prossima. «Sempre che tutti i tasselli - conferma l'assessore alle Attività produttive, Gaspare Minzoni - si mettano a posto». Su tutti la questione dello sblocco dei finanziamenti richiesti alle banche per poter finire la realizzazione fisica della futura cittadella dello shopping fuori porta. A seguito dei fatti registratisi attorno al 12 marzo scorso, quando come una doccia fredda è arrivata la notizia che la Unieco scrl, colosso delle costruzioni di Reggio Emilia nonché general contractor per la Faenza erre proprietaria del complesso, ha aperto la procedura per un concordato preventivo, la vicenda ha imboccato una strada che per ora sembra sia senza uscita vicina. Da palazzo Manfredi le notizie arrivano con il contagocce e quasi sempre non sono chiare su tempistiche e su economie mancanti. «La preoccupazione su questo versante c'è - rimarca l'assessore Minzoni - anche perché lo stesso Comune e con lui anche gli altri cinque dell'Unione faentina devono ancora ricevere quote del fondo di perequazione relative al 2013 e tutte quelle del 2014, anno in cui questa iniezione economica dovrebbe comunque andarsi ad esaurire. Dall'altra parte però siamo anche relativamente ottimisti perché il 70-80% dell'area è stata comunque costruita e stando ai dati più o meno conosciuti sulle vendite degli spazi queste erano arrivate a circa il 50%». (r.iso.)