Provincia, controllati 29 esercizi pubblici con video lottery e slot machine
Il 26 e 27 novembre la Polizia di Stato in collaborazione con l'AAMS (agenzia delle dogane e dei Monopoli di Stato) ha proceduto al controllo contestuale di 29 esercizi pubblici a Ravenna, Cervia, Faenza e Lugo con l'intento di contrastare il gioco illegale e verficarne la sicurezza. Complessivamente sono state controllate 293 video lottery, 242 slot machine con il fondamentale ausilio dei funzionari dei Monopoli che hanno la strumentazione per verificare il volume del giocato di ogni 'postazione', 151 cittadini italiani e 84 cittadini stranieri. Solo un esercizio di Cervia non è risultato in regola con i permessi (per aprire una sala gioco occorre sia la concessione dei Monopoli che l'autorizzazione di pubblica sicurezza del Questore ndr) inoltre sono stati segnalati, nei locali, una minorenne in possesso di eroina, un nigeriano trovato in possesso di marijuana ed un italiano di Pordenone classe '63, ricercato, con una pena di tre anni per reati contro il patrimonio da scontare che è stato condotto nel carcere di Ravenna. «Il fenomeno del gioco in regione è in sensibile aumento- ha sottolineato Apicella, dirigente della divisione di polizia amministrativa e sociale della Questura- : uno studio Censis nel 2010 ha rivelato come la nostra sia al quarto posto tra le regioni di Italia e Ravenna sia la venticinquesima provincia dopo Rimini e Piacenza in regione per volume giocato procapite. Il nostro intento non è, ovviamente contrastare il gioco legale, ma le ludopatie, le violazioni della normativa di riferimento e tutelare i minori che non possono giocare. Nella nostra provincia abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di cittadini che giocano in maniera compulsiva arrivando a dilapidare il patrimonio familiare, ma anche di bambini che 'accompagnano' i nonni a giocare. La Polizia ha in programma un altro controllo in collaborazione con la direttrice AAMS di Ravenna, Elisabetta Covezzi entro l'anno e ne effettueremo diversi nel 2014 sulle 800 sale e le circa 3 mila apparecchiature della provincia". Il fenomeno in Italia muove ben 76 miliardi di euro all'anno (dati Censis 2010) con un imncremento annuo del 20% e circa 800 mila italiani risultano ludopatici, vittime del gioco compulsivo. "Attorno al fenomeno del gioco che desta anche grande interesse nella criminalità organizzata che può utilizzarlo per il riciclaggio di denaro o l'acquisto di armi e droga- ha spiegato Nicola Gallo, dirigente della Mobile di Ravenna- vi è un crollario di reati dalla violazione della normativa al gioco illegale che stiamo controllando con una pianificazione a livello provinciale"