Franco Fussi e «La Voce Artistica», all'Alighieri fino a domenica 24

Elena Nencini
Sono in 400 in questi giorni a partecipare al IX Convegno internazionale di foniatria e logopedia «La Voce Artistica», che proseguirà fino a domenica 24 novembre al Teatro Alighieri di Ravenna, promosso dall'azienda Usl e dalla Fondazione Ravenna Manifestazioni. Vero motore dell'evento il prof. Franco Fussi, responsabile del centro audiologico foniatrico dell'azienda sanitaria locale, diventato un centro di riferimento per i disturbi della voce professionale. «Intervengono infatti, spiega Fussi - figure professionali variegate da chi si occupa di cura e riabilitazione dell'artista , ma anche maestri di canto, vocal coach». Un appuntamento diventato imperdibile anche per i cantanti, racconta infatti Angelo Nicastro, direttore artistico di Ravenna Festival «arrivano cantanti famosi che mi dicono: 'la vengo a trovare mentre vado da Fussi'». Al convegno non mancheranno nemmeno cantanti come Andrea Bocelli con un omaggio a Puccini o Elio, in versione solista, che rivisiterà arie di Verdi e Rossini.
Nel corso dei quattro giorni del convegno si parlerà di fisiologia, patologia, riabilitazione e didattica della voce artistica, continua Fussi: «si parlerà di musical, di alterazioni del vibrato, delle strumentazioni elettroacustiche per misurare la voce e della vocalità distorta del rockettaro. E di cosa si cerca nel cantante moderno, con un dibattito su X Factor e gli altri talent show. Molti giovani cominciano come autodidatti, hanno talento e qualità intrinseche, poi però aumentano il lavoro e le serate e, non essendo sostenuti da buona tecnica, sforzano la loro voce, perdendo così le loro qualità iniziali. Credo che i format possano creare un equivoco, facendo pensare ai giovani cantanti che sono arrivati a una svolta. X Factor può facilitare e favorire il successo e la notorietà, ma deve essere affiancato da un percorso di tipo formativo».
Fussi di cantanti famose ne ha viste a centinaia tanto che accenna ad Emma e Alessandra Amoroso per i problemi relativi ai giovani emergenti. Sono cambiati anche i tempi e i gusti, continua il professore «siamo passati da un suono pulito a vocalità distorte, si sente aria, difficoltà di intonazione come se il codice estetico non fosse più quello di prima. Spesso e volentieri vedo voci patologiche (con polipi, cisti, ecc) che vengono prese e selezionate, chiamate proprio in quanto voci singolari, rauche, diverse. Hanno però poi problemi di prestazioni sulla durata».
Le malformazioni non sono sempre a discapito del cantante, continua il medico: «Gianna Nannini ha un sulcus (piccola malformazione delle corde nda) congenito che conferisce alla sua voce quel tono particolare, graffiante, un po' rauco. Lei ha saputo sfruttarlo a suo vantaggio con una buona tecnica. Pensi che ha creato anche un vino della sua azienda che si chiama proprio così, come il solco dell'aratro».
Oggi festeggia 20 anni di carriera, ma all'inizio della sua carriera dopo il primo grande successo, Laura Pausini si rivolse proprio a Fussi: «era una talentuosa autodidatta, al secondo Sanremo era stanca: da un anno le davano terapie cortisoniche per affaticamento. In realtà non aveva nulla, però non aveva tecnica e si spendeva molto. E' bastato poco per rimettere a posto la sua voce».