CASOLA VALSENIO | La festa dei Frutti Dimenticati per due weekend
Lo sapevate che il brodo di giuggiole non è un vetusto modo di dire ma esiste davvero? Se siete stati almeno una volta alla festa dei Frutti Dimenticati di Casola Valsenio la risposta sarà probabilmente «sì».
Se poi dopo 23 anni di divulgazione, recupero e promozione dei frutti «minori» dei boschi, quelli che si raccoglievano d'autunno per prepararsi alle rigidità dell'inverno, li si possa ancora definire dimenticati è materia di discussione, e forse la festa potrebbe oggi diventare quella dei «sapori ritrovati».
Ad ogni modo a Casola Valsenio, già paese delle erbe, continua a festeggiare i frutti dimenticati e anche quest'anno lo farà per due fine settimana, il 12-13 e 19-20 ottobre, giornate da vivere per le vie del borgo tra degustazioni, conferenze e allestimenti speciali. Il grande mercato della biodiversità in cui si trasforma Casola ha, evidentemente, una valenza educativa di un certo peso, non a caso il sabato 15.30 le prime degustazioni al centro Il Giuggiolo saranno guidate, alla scoperta di azzeruole, giuggiole, sorbe, pere volpine, nespole, corniole e mele cotogne; alle 17 si potranno gustare, a 4 euro, i piatti a base di «frutti dimenticati».
Domenica 13, oltre a visitare le mostre atema dal Municipio alla fontana del parco Cavina, sarà possibile effettuare un'escursione alla Vena del Gesso (partenza alle 9 dal Giuggiolo) alla scoperta dei «frutti dimenticati», che saranno al centro anche del convegno in programma alle 15.30 al cinema Senio. Un convegno che allargherà il suo campo d'indagine anche alle varietà vegetali e alle razze animali a rischio d'estinzione nelle nostre terre. E che la vocazione alla salvaguardia sia diffusa - in tutti gli ambiti - lo dimostra anche il mercatino dei presidi regionali della biodiversità allestito in piazza Oriani la domenica, con rappresentanze di aziende agricole casolane, ovviamente, ma anche di Albinea e Pennabilli.
I frutti conservati, riscoperti e naturalmente preparati e serviti sono la principale attrazione della festa, che prevede sei tappe enogastronomiche, a cominciate dai ristoratori della Mela della Rosa con le specialità autunnali alla torta di marroni della Pro Loco, distribuita in piazza sasdelli. E poi ancora l'angolo gastronomico di via Matteotti, , il riconoscimento di erbe e frutti in via Cardinale Soglia fino ai panini da leccarsi i baffi del «Sanbudello», in piazza Oriani, e agli immancabili «fritti dimenticati» di via Soglia. (f.sav.)Info www.comune.casolavalsenio.ra.it.