ECONOMIA | Cersaie, piccoli spiragli di luce nella ceramica

Ravenna | 06 Ottobre 2013 Cronaca
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Centomila visitatori in cinque giorni, la metà circa dei quali esteri: è questo il dato principale del Cersaie 2013 di Bologna, che conferma la sua internazionalità ed il ruolo di riferimento nel panorama europeo e mondiale per i settori della ceramica e dell'arredobagno. Erano 11 le imprese ravennati del settore presenti: Coop. Ceramica d'Imola che ha un importante stabilimento a Faenza (bicottura, gres porcellanato, monocottura chiara, battiscopa, listelli, tozzetti, altri pezzi speciali), Cedir di Castel Bolognese (gres porcellanato, monocottura chiara e rossa, mosaico, battiscopa, listelli, tozzetti, altri pezzi speciali), Cercom (Gruppo Serenissima Cir Industrie Ceramiche) di Filo d'Argenta (gres porcellanato, mosaico, battiscopa, listelli, tozzetti, altri pezzi speciali), Cerdomus - presente anche con Porcellana di Rocca - di Castel Bolognese (gres porcellanato, monocottura chiara, mosaico, battiscopa, listelli, tozzetti, altri pezzi speciali), Cipì di Bagnara (complementi ed oggettistica per il bagno, specchi e specchiere, lavelli, top di marmo, pietre naturali e composite), Duravit Italia di Ravenna (apparecchi igienico-sanitari, cabine doccia, vasche da bagno e idromassaggio, saune, complementi ed oggettistica per il bagno, mobili per bagno, specchi e specchiere, lavelli), Gigacer di Faenza (gres porcellanato), La Fabbrica - presente anche con Ava Ceramica - di Castel Bolognese (piastrelle di bicottura e gres porcellanato), Napkin di Ravenna (complementi ed oggettistica per il bagno), Sicis di Ravenna (mosaico) e Vetriceramici di Casola Valsenio (coloranti, smalti e fondenti).



«E' stata una fiera sostanzialmente positiva perché come risultato complessivo è del tutto assimilabile a quello dell'anno precedente, seppure con velocità diverse nelle tre macro aree - commenta Stefano Bolognesi, presidente della Cooperativa Ceramica d'Imola che a Faenza conta circa 350 lavoratori -. L'area extra europea si è dimostrata assolutamente molto vivace e in decisa crescita, mentre i clienti italiani sono venuti in fiera con grandi preoccupazioni e poco propensi agli acquisti. L'area europea ha mostrato di non essere così brillante come in passato. La maggior parte dei contratti stipulati in fiera li abbiamo firmati con l'extra Ue. Al Cersaie abbiamo presentato novità su tutti i prodotti. In particolare sono state apprezzate quelle sui rivestimenti dove siamo tornati, ovviamente con gli opportuni adeguamenti ai tempi, al formato 12x18 che è stato il nostro cavallo di battaglia negli anni '70-'80».
«Quest'anno, a differenza degli anni scorsi, è stata una bella fiera con molti clienti interessati agli acquisti - spiega Giovanni Savorani, presidente di Gigacer -. Non so se tutti questi contatti si trasformeranno in contratti, ma è stata comunque una buona vetrina. Abbiamo presentato nuovi prodotti con una rivisitazione dello stile liberty, che hanno avuto un ottimo riscontro. Siamo ormai riconosciuti per i grandi formati, ma quest'anno abbiamo tentato di stupire i nostri clienti con formati tagliati e molto particolari che ricordano pezzi di fine '800 e inizio '900. Il tutto nasce da una tecnica innovativa di taglio. Abbiamo aperto anche una specie di gioco ad arredatori e architetti che si possono sbizzarrire con 16 colori diversi a creare le loro piastrelle. Inoltre, per la prima volta, ci siamo presentati con un levigato bianco che è andato molto bene. Puntiamo a chiudere il 2013 in linea col 2012, con un +5%, registrando un buon risultato in particolare con il marchio Gigacer».
«L'impressione è sicuramente positiva: abbiamo avuto più presenze rispetto all'anno scorso e abbiamo notato un maggiore interesse rispetto alle nuove collezioni e formati più grandi - analizza Stefano Andalò, presidente di Cedir -. Aver rafforzato e riorganizzato la struttura commerciale estera ha iniziato a dare i suoi frutti. Abbiamo presentato sei nuove collezioni, la maggior parte di esse hanno come caratteristica il formato 50x100 centimetri su diverse tipologie: dai legni, ai cementi, alle pietre. Visti i feed back positivi nei prossimi 3-4 mesi, dunque di qui a fine anno, lanceremo sul mercato i nuovi prodotti».

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