RUSSI | I Sett Dulur fino a lunedì 16 tra giostre, bël-e-cöt e fuochi artificiali

E' pronta a straripare, come sempre, nelle piazze e nei vicoli con le sue giostre, gli stand gastronomici, il sapore deciso del bël-e-cöt che prepara all'autunno, e ancora le mostre, i cantastorie, gli approfondimenti sulla storia locale e i fuochi artificiali più spettacolari e imperdibili della Romagna.

A Russi questa settimana c'è la Fira di Sett Dulur e in città non si parlerà d'altro almeno fino alla mezzanotte di lunedì 16, anche se quest'anno la chiusura ufficiale, come noto, è fissata per domenica 22 con la consegna del premio ad Antonio Patuelli e all'omaggio a Sergio Zavoli. la più affollata e gioiosamente caotica delle sagre della Bassa Romagna quest'anno ha introdotto nel perimetro della festa - già allargato da alcuni anni con i mercatini e gli stand gastronomici che attraversano la parte centrale della via Garibaldi - anche il mercato coperto, che prende idealmente il posto dell'ex Macello aprendo le porte alla cultura e alla gastronomia. Impossibile elencare le decine di stand gastronomici attivi e indaffarati a servire cappelletti, canéna nòva, zuppa inglese e l'immancabile bël-e-cöt, la versione autoctona del cotechino, ma guai a svilirlo chiamandolo «cotechino» nelle giornate dei Sette Dolori, senza dimenticare la birra dei «gemelli» di Bopfingen. E tra una giostra e l'altra ci sarà il tempo di visitare alcune delle mostre allestite, ad esempio quelle fotografiche allestite in Municipio, una a cura della ProLoco con gli scatti delle feste dei russiani a «Natale, Pasqua e feste comandate», e l'altra, di diverso tenore, dal titolo «Emilia, ricostruzione donna», senza farsi mancare una puntatina alla chiesa in Albis dove è allestita la mostra della mosaicista Patrizia Dalla Valle. Venerdì 13 in piazza Farini si terrà il tredicesimo Raduno delle Fruste, all'insegna del folklore, mentre la gfiornata di sabato 14 sarà aperta da un doppio raduno ciclistico e proseguirà in serata con i bandiera Gialla sul palco e i cantastorie di Trappinfira (all'undicesima edizione) che animeranno i cortili di vicolo Farini. Nelle giornate seguenti non sarà infrequente incontrare cantastorie anche in piazza, mentre ogni sera al giardino della rocca suoneranno le migliori rock band del territorio. Domenica 15, alle 10 in teatro, verrà ricordato Tino Babini, memoria storica russiana, venuito amancare qualche mese fa, con la testimonianza di Susanna Venturi e la partecipazione di Celeste e Matilde Pirazzini, sorprendenti cantanti legate alla musica popolare romagnola più autentica. Sempre a teatro verrà consegnato il premio Un amico per Russi, meritatissimo, a Elisa Coralli e Marco Pirini della Comunità Papa Giovanni XXIII, titolari della Casa Famiglia aperta a Russi nel 1996, e che negli anni ha ospitato oltre cento persone. Un riconoscimento doveroso a una delle più alte espressioni della solidarietà nella città dei Farini. Nel pomeriggio è atteso - clima permettendo - il consueto bagno di folla e in piazza suonerò l'orchestra Nuova Romagna Folk, mentre alle 23 si spegneranno le luci per l'attesissimo spettacolo pirotecnico. Che lunedì 16 alle 22.30 si ripeterà in un gran finale che, di solito, mobilita le chiacchiere dei russiani per un'altra settimana.