AVIARIA | Incontro Unione Bassa Romagna, Regione, Ausl ed associazioni

Ravenna | 11 Settembre 2013 Cronaca
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Il Presidente dell'Unione Cortesi ha incontrato oggi a Lugo, le autorità sanitarie della Regione Emilia Romagna, interessata ai focolai di influenza aviaria, e le Associazioni dei produttori avicoli.



L'Unione dei Comuni della Bassa Romagna è stata coinvolta - ha dichiarato Il Sindaco Cortesi - largamente da questa vicenda, siamo giustamente attenti e vigili e vogliamo porci nelle condizioni di favorire un rapido ritorno alla normalità."
"Per fare questo - ha proseguito Cortesi - serve una maggiore coordinazione delle informazioni da parte degli organi competenti, perché l'informazione corretta e puntuale ai cittadini aiuta ad evitare allarmi che vadano oltre la reale consistenza del problema. Serve conoscere, anche a livello locale, le motivazioni che determinano i provvedimenti di tipo sanitario, sempre allo scopo di dare la più ampia e corretta informazione ai cittadini. Infine nel territorio della Bassa Romagna vi sono oltre quaranta aziende avicole e questo ci induce a vedere anche il problema in termini di occupazione"
In considerazione della situazione epidemiologica, il dottor Silvano Natalini rappresentante della Regione Emilia Romagna e la dottoressa Diana Venturini del Dipartimento di Sanità Pubblica della AUSL di Ravenna, sono concordi nel far notare che la vicenda ha pochi precedenti così rilevanti ma che si tratta principalmente di un problema zoologico.
"Siamo al quarto giorno di assenza di nuovi focolai - ha rilevato il dottor Nataliani - e questo è un fattore estremamente positivo ma i protocolli e la virulenza del virus ci invitano alla prudenza ed a non allentare il grado di attenzione"
Da parte delle Aziende Usl competenti e dai Servizi veterinari della Regione Emilia-Romagna sono state già predisposte tutte le azioni utili a isolare il fenomeno. Questo sulla base dei protocolli operativi per la prevenzione della diffusione del virus che prevedono, tra l'altro, l'istituzione di zone di protezione e sorveglianza del territorio in cui risiedono gli allevamenti, il censimento di tutte le aziende e degli animali presenti, prelievi e accertamenti sierologici da parte dei veterinari, controlli straordinari su tutto il territorio regionale.
In particolare nel territorio della Bassa Romagna: Bagnara di Romagna (RA) rientra nella zona di protezione mentre, Conselice (RA), Massa lombarda (RA), Sant'Agata sul Santerno (RA), Lugo (RA), Cotignola (RA) rientrano in una zona cosiddetta di sorveglianza. Sono state inoltre a scopo precauzionale ulteriormente intensificate le misure di controllo e la vigilanza veterinaria negli allevamenti nonché le misure di biosicurezza.
 "I casi di contagio, si limitano a casi di congiuntivite limitati agli operatori del settore che si sono occupati dell'abbattimento dei capi - ha dichiarato la dottoressa Venturi - ogni allarmismo in merito alla salute dei cittadini è ingiustificato. Gli unici provvedimenti adottati dall'autorità sanitaria riguardano l'ambito della sanità animale e sono inerenti alle attività atte ad impedire la diffusione della malattia negli allevamenti avicoli."
L'Istituto Superiore di Sanità in seguito alla registrazione della positività per il virus dell'influenza aviaria H7N7 in una persona affetta da congiuntivite ed esposta per motivi professionali a volatili malati ha chiarito che Il virus H7N7 non viene facilmente trasmesso all'uomo, che può infettarsi solo se viene a trovarsi a contatto diretto con l'animale malato o morto e che tende a dare nell'uomo una patologia di lieve entità, come la congiuntivite.
"vorrei sottolineare - ha ripreso il dottor Natalini - come già evidenziato dal Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (ECDC) e dalla Commissione europea, il consumo di carne di pollame e di uova in commercio è sicuro e quindi non vi sono motivi ostativi al loro consumo."
Le associazioni dei produttori avicoli presenti all'incontro hanno testimoniato il loro disagio e la necessità di risposte, in tempi brevi, sul destino dei capi e degli allevamenti sottoposti a fermo dalle ordinanze attuali.
Ieri (10 settembre) l'Unità di crisi, riunita a Bologna per fare il punto della situazione, ha confermato che non vi sono nuovi focolai, ed ha predisposto gli accertamenti come da protocollo sanitario aggiornando l'incontro a venerdì 13 prossimo venturo. In quell'occasione saranno date risposte, agli allevatori in merito agli allevamenti risultati negativi che si trovano nell'area di sorveglianza.

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