BAGNARA | Da venerdì 28 a domenica 30 torna il Popoli Pop Cult Festival

«L'idea di fondo è quella, semplice ma troppo spesso messa in secondo piano, di riscoprire il gusto per la curiosità nei confronti delle altre culture e dei popoli che ci sono vicini. Vogliamo che nelle persone torni ad esserci questa curiosità spontanea per i costumi e le tradizioni dei popoli, e dopo quattro edizioni i segni sono palpabili». Riccardo Francone, sindaco di Bagnara di Romagna, sintetizza così il significato e i frutti raccolti fin qui dal Popoli Pop Cult Festival, originale iniziativa di incontro fra culture, tra spettacoli, arte e gastronomia, che tornerà a colorare il centro della cittadina bassoromagnola da venerdì 28 a domenica 30 giugno.

La quinta edizione si presenta peraltro più ricca che mai, tra iniziative, mostre e stand da tutto il mondo. «E' un festival cresciuto con il passaparola - spiega Francone - e con il coinvolgimento sempre maggiore dei cittadini e delle associazioni di Bagnara. L'integrazione parte proprio da qui, dall'incontro fra chi organizza e dalla voglia di conoscersi. Non c'è un'associazione di riferimento per il festival, l'idea è proprio quella di far collaborare le associazioni già presenti, che ovviamente hanno i loro spazi nei tre giorni. Più in generale, parlando anche del pubblico, vedo che tante persone, che spesso si lamentano per i lati negativi dell'immigrazione, attraverso il festival riscoprono anche il bello di vivere in una società multietnica. L'idea del Popoli Pop Cult Festival si sviluppò cinque anni fa su iniziativa del presidente del Comitato di Gemellaggio Massimo Bellotti, insieme all'allora assessore all'Immigrazione Canzio Visentin. Al cambio di Amministrazione, il sindaco Galli ed io lo ritenemmo subito un progetto meritevole e riuscimmo, in tempi stretti, a far partire il festival, che poi è divenuto ogni anno più grande e partecipato». Quest'anno il tema principale del festival sarà la cultura mediterranea e le tre serate saranno anzitutto un autentico viaggio culinario tra le specialità di Brasile, Camerun, Francia, Germania, Israele, Marocco, Perù, Portogallo Spagna, Santo Domingo, mentre per l'Italia il focus sarà sulla cucina molisana. «In realtà il festival non si pone confini - precisa il sindaco -, quindi quello del Mediterraneo è un focus, carico di simboli, suggestioni e storia, quella di tantissime culture che in questo mare si sono incontrate. A Bagnara ci saranno l'associazione Mondo Etico, che si occupa delle relazioni tra le culture monoteiste del Mediterraneo, e Libera, che confisca beni alla Mafia proprio su quello che è il mare "nostrum" a tutti gli effetti». Al Popoli Pop Cult Festival saranno attivi gli stand gastronomici di Brasile, Camerun, Francia, Germania, Israele, Marocco, Perù, Portogallo, Santo Domingo, Spagna e per l'Italia focus sul Molise. Ci sarà inoltre e un mercatino di artigianato e prodotti tipici, tanti laboratori e animazioni per bambini, e non mancheranno le mostre. Diverse quelle allestite per l'occasione, a cominciare dalla collettiva «Peripli: Mediterraneo. Il viaggio, l'immaginario, la conoscenza» in Rocca, con le opere di Adele Iandolo, Eros Mariani e Cristina Oggioni (fino al 7 luglio, inaugurazione venerdì 28 alle 19.30). Al Torrioncello ci sarà invece «Mondo speziato. Storia, tradizioni, colori e profumi», una vera immersione sensoriale lungo la rotta delle specie del mondo arabo, greco e turco. Grande rilievo avranno, come sempre, gli spettacoli musicali, ogni sera tra piazza, Rocca e Torrioncello. Venerdì 28 si potrà scegliere tra la pizzica dei Giraffolk, il concerto di musica klezmer e i ◄«Canti e cunti dalla Sicilia» dei Malanova. Sabato 29 si esibiranno Ivete de Souza, al ritmo della Capoeira brasiliana, il Tango Project di Daniel Chazarreta e i canti popolari del Mediterraneo di Elisabetta Lanfredini e Federico Squassabia. Domenica 30 si chiuderà con lo spettacolo Dancing around the world di Su-She Woman, José e il trio Los Quatto dal Perù e ancora canti popolari del Mediterraneo con Valentina Donati ed Enrico Giorgi.